Ip, per cantanti e attori l’immagine conta più di tutto
Cantanti, attori, sportivi e persino registi e autori. Sempre più spesso i professionisti dello spettacolo e dello sport si affidano agli studi legali per tutelare la propria immagine e il proprio nome, che in alcuni casi è diventato anche un marchio commerciale.
È recente la vicenda che ha visto coinvolta la nota cantante Shakira, che proprio in Italia è stata protagonista di una vicenda legata al suo nome.
La Commissione dei ricorsi presso i l Ministero dello sviluppo economico ha accolto il ricorso presentato da Shakira Isabel Mebarak, rifiutando la registrazione da parte di un terzo di un marchio per articoli di abbigliamento, scarpe e cappelleria, confondibile con il marchio Shakira, registrato precedentemente dalla cantante. A seguire l’artista è stato l’avvocato Paolo Lazzarino, partner di Nctm, che ha confermato come spesso gli artisti «subiscono utilizzi non autorizzati della propria immagine e del proprio nome a fini commerciali. Sono infatti frequenti usurpazioni sia dell’immagine, sia del nome dell’artista. Basti pensare ai prodotti di merchandising contraffatti o a iniziative commerciali parassitarie ove l’immagine dell’artista è, senza autorizzazione, spesa o subdolamente richiamata in pubblicità. Il diritto all’immagine di ciascuno trova protezione nell’articolo 10 del codice civile e negli articoli 96 e 97 della legge sul diritto d’autore (rd n. 633 del 1941). Il danno da utilizzo abusivo dell’immagine di un artista determina un danno patrimoniale normalmente calcolato dai Tribunali in misura almeno pari al prezzo che il terzo avrebbe dovuto pagare per ottenere il consenso dell’avente diritto. È consigliabile che il nome dell’artista, così come il nome della band, venga registrato come marchio per servizi di intrattenimento e per prodotti di merchandising (abbigliamento, accessori ecc.) per fruire della protezione di legge contro la contraffazione (ad esempio, Lady Gaga ha registrato come marchio non solo il proprio nome ma anche brand usati per accessori come «Eau de Gaga»). Anche nel caso in cui il nome dell’artista non venga registrato come marchio, il Codice della proprietà industriale (art. 8.3) comunque riserva alla persona nota l’uso e la registrazione del proprio nome come marchio. Non mancano poi casi estremi in cui il volto dell’artista stesso è stato registrato come marchio: è il caso di Gene Simmons, bassista dei Kiss, che detiene in Usa un marchio a protezione del suo trucco di scena, divenuto marchio di fabbrica del gruppo, che ritrae il viso dell’artista con l’occhio sormontato dal disegno di una stella».
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