Newsletter | Shipping & Transport Bulletin | Aprile – Giugno 2021
In questo numero:
Ci siamo già diffusamente occupati delle nuove linee guida per il rilascio delle concessioni per l’esercizio del servizio di rimorchio portuale. Tali linee guida hanno visto la loro prima applicazione col bando di gara pubblicato a febbraio di quest’anno dalla Capitaneria di Porto di Savona. Alla luce del bando savonese ed in attesa che vengano pubblicati i bandi di gara per gli altri porti italiani, vale a nostro avviso le pena svolgere ancora quale riflessione sul tema del rimorchio portuale. Vediamo, in particolare, le conseguenze derivanti dall’avvenuta modifica dell’art. 14 della Legge 28 gennaio 1994, n. 84, che ha di fatto ampliato la nozione di rimorchio portuale.
Continuiamo a parlare del servizio di rimorchio portuale, ma da una nuova prospettiva: quella delle disposizioni vigenti in materia di aiuti di Stato. Approfondiamo dunque il tema dell’applicabilità delle norme unionali in materia di aiuti di stato al servizio di rimorchio.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha – come di consueto – predisposto ed inviato al Governo, lo scorso marzo, la propria relazione annuale contenente le proposte di riforma concorrenziale ai fini della Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza per l’anno 2021. La Relazione tratta anche aspetti relativi al settore portuale: analizziamo quindi le proposte formulate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con riferimento alla nostra industry.
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, le società possano essere ritenute responsabili – ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, anche dei reati di contrabbando commessi dal management o dai dipendenti nell’interesse o a vantaggio delle società stesse. Vediamo dunque come ridurre i rischi di sanzioni derivanti dall’inclusione dei reati di contrabbando nel decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Lo sciopero costituisce una causa di “forza maggiore”, che esime la parte inadempiente da responsabilità contrattuale, solo se non è conseguenza di un contrasto sindacale interno. La conferma arriva anche da una recente pronuncia della Corte di Giustizia Europea. Approfondiamo questo tema.
Ringraziamo i nostri colleghi dell’ufficio di Bruxelles per il loro consueto aggiornamento sulle azioni più significative delle istituzioni dell’UE adottate in materia di trasporti e di commercio internazionale.
Troverete, infine, il consueto update sulle attività dello Studio nel bimestre passato.