Shipping and Transport Bulletin – Aprile – Maggio 2015
Analizziamo il caso di una delocalizzazione dell’operatore terminalista presso altra area dello stesso porto. Come si fa a non perdere i diritti previsti a favore del privato dal contratto di concessione originario?
L’Alta Corte inglese investe la Corte di Giustizia di una questione di grande importanza (anche) per i traffici marittimi: le sanzioni imposte dalla UE alla Russia sono compatibili con gli accordi di partenariato in essere? Farà la Corte UE quello che la politica non riesce e cioè cancellare questo inutile fardello a beneficio di entrambe le parti?
Analizziamo poi il significato (e le conseguenze) della clausola che prevede un requisito di classificazione navale inserito in un charter party soggetto a legge italiana.
Una recente sentenza delle Corti inglesi ritorna sulla nozione di “porto sicuro” rilevante a tutti gli effetti per noleggiatori e armatori i cui contratti siano soggetti a tale giurisdizione.
La Corte di Giustizia si pronuncia sugli obblighi dei vettori aerei di rendere trasparente fin dal momento della formazione del contratto di trasporto (acquisto del biglietto) tutti i costi diretti e indiretti che compongono il prezzo finale.
Ancora una recente sentenza delle Corti inglesi sulla domanda di risoluzione del contratto di costruzione di nave proposta da un armatore per i ritardi, asseritamente gravi e colpevoli, del cantiere.
Da ultimo i colleghi di Bruxelles ci parlano della incidenza della recente Decisione della Commissione UE sul contenimento del tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo.
Il nostro ufficio di Bruxelles cura il consueto aggiornamento sullo stato della legislazione comunitaria in materia di trasporti e di commercio intenzionale. Troverete, infine, un primo elenco dei prossimi eventi previsti nelle nostre sedi di Milano e di Roma, oltre al consueto update sulle attività dello Studio nel bimestre passato.