Shipping and Transport Bulletin
Giugno – Luglio 2018
Negli ultimi due mesi, il TAR Piemonte si è ripetutamente pronunciato in merito all’ambito delle competenze regolatorie dell’Autorità italiana di Regolazione dei Trasporti ed all’obbligo di pagamento del contributo per il suo funzionamento. Vediamo di fare chiarezza su quanto statuito dal predetto giudice amministrativo, posto che le notizie di stampa pubblicate al riguardo ci parrebbero non aver centrato in pieno il punto.
La Commissione Europea ha ravvisato una violazione dell’art. 107 del TFUE nell’esenzione fiscale concessa alle Autorità di Sistema Portuali italiane, in quanto tale esenzione parrebbe costituire un aiuto di Stato. Vediamo perché.
In ambito portuale capita talvolta che non sia ben chiaro chi possa (legittimamente) fare cosa. Tale considerazione trova particolare conferma in tema di operazioni portuali, tema rispetto al quale si è recentemente pronunciato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, facendo finalmente chiarezza su quale “categoria” di concessioni sia necessaria per svolgere le operazioni portuali.
Iniziamo l’analisi del Regolamento UE 2017/352 “che istituisce un quadro normativo per la fornitura di servizi portuali e norme comuni in materia di trasparenza finanziaria dei porti”. Vediamo innanzitutto le premesse al Regolamento, che costituiscono le ragioni sulla base delle quali il legislatore europeo ha ritenuto di dover enucleare questo strumento normativo.
Analizziamo il primo parametro di valutazione delle istanze concessorie, di cui alla circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano pubblicata in G.U. il 05.02.2018, che le Autorità di Sistema Portuale italiane devono considerare in sede di comparazione tra istanze concorrenti.
Nello scorso numero della nostra newsletter abbiamo evidenziato l’importanza di prevedere un idoneo sistema di deleghe e funzioni, nonché di adottare un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001, al fine di evitare – in capo ai Datori di Lavoro e alle società – il sorgere di gravi responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Strumenti analoghi possono essere adottati anche per prevenire i rischi connessi all’eventuale violazione della normativa ambientale.
Ringraziamo i nostri colleghi dell’ufficio di Bruxelles per il loro consueto aggiornamento sulle azioni più significative delle istituzioni dell’UE adottate in materia di trasporti e di commercio internazionale.
Troverete, infine, un primo elenco dei prossimi eventi previsti nelle nostre sedi di Milano e di Roma, oltre al consueto update sulle attività dello Studio nel bimestre passato.