Modernizzazione e semplificazione dei controlli doganali
Questa iniziativa della Commissione mira a fornire uno sportello unico di accesso ai controlli doganali e, quindi, a distribuire l’informazione dell’applicazione unica alle diverse autorità che devono autorizzare lo sdoganamento. Il nuovo sistema troverà applicazione sia per le importazioni sia per le esportazioni.
Le autorità che possono giocare un ruolo nell’importazione o nell’esportazione di una qualsiasi merce possono includere quelle responsabili per la salute e la sicurezza, l’ambiente, il settore ittico, la cultura, la sorveglianza dei mercati e la conformità dei prodotti.
La proposta per uno Sportello Unico dell’UE per le Dogane fa parte di un piano d’azione doganale comunitario che mira a modernizzare il controllo dei confini nei prossimi decenni col fine di facilitare il commercio, migliorare i controlli di sicurezza e conformità e ridurre gli aggravi amministrativi a carico delle società. Si stima che ci vorranno 10 anni per la completa attuazione. Dei fondi saranno messi a disposizione degli Stati Membri quale contributo per la digitalizzazione delle procedure.
La Commissione nota che ogni anno l’Unione Doganale ha facilitato il commercio di beni per € 3,5 trilioni con più di 343 milioni di dichiarazioni doganali rese in più di 2.000 uffici doganali che hanno raccolto più di € 25 miliardi in oneri doganali.
La controversia Airbus Boeing sui sussidi
L’UE è stata autorizzata dall’OMC ad imporre € 4 miliardi in dazi su beni importati nell’UE di provenienza americana. Questo diritto rispecchia quello degli USA ad imporre dazi su beni importati di provenienza UE di US$ 7,5 miliardi. L’OMC ha deciso in precedenza in casi separati che l’UE e gli USA hanno illegittimamente sovvenzionato la costruzione di aerei per passeggeri.
Non è chiaro se l’UE e gli USA siano disponibili a negoziare un accordo per risolvere questa prolungata controversia. L’UE afferma che di aver cambiato le regole per sovvenzionare la produzione di aerei e di non violare più le regole dell’OMC.
Nel frattempo, altri Paesi e in particolare la Cina stanno sviluppando la propria capacità di costruire aeroplani sulla base di sussidi. Sembra chiaro a tutti gli osservatori che un accordo negoziato è necessario. Mentre se ciò possa accadere è un’altra questione.
Consultazione della Commissione sulle Politiche
Revisione della Politica Commerciale
La Commissione Europea ha iniziato un processo di revisione della propria politica commerciale durante l’estate. Il processo di revisione copre tutti gli elementi della politica dell’UE, dalle sue relazioni con i partner commerciali ad accordi bilaterali e multilaterali, misure di difesa commerciale come anti-dumping, anti-sussidi, dogane e OMC. Il termine per partecipare scadeva a metà novembre.
Il White Paper sui Sussidi Esteri
L’UE ha un sistema articolato per controllare gli aiuti forniti dagli Stati Membri UE alle imprese nel loro territorio. La competenza è stata concessa alla Commissione UE per controllare le attività degli Stati Membri nel concedere tali aiuti. Gli aiuti non sono necessariamente proibiti, in quanto recano numerosi benefici per un’economia, ma aiuti che distorcono la concorrenza sono proibiti.
L’UE non ha strumenti per controllare aiuti forniti da governi di stati terzi alle loro imprese qualora tali aiuti distorcano la concorrenza nel mercato UE. Aiuti o sussidi a imprese straniere possono aiutarle ad offrire al ribasso negli appalti, per incentivare la produzione e, in generale, a pregiudicare la concorrenza.
Il White Paper della Commissione indica numerosi modi diversi e in sovrapposizione con cui tali sussidi possono essere neutralizzati e controllati. Ci sono indicazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio che qualora la Commissione proponga l’adozione di una disciplina, gli organi legislativi sono disponibili ad implementare misure forti.
L’UE e la China
A settembre, l’UE e la Cina hanno concluso un accordo per proteggere 100 delle rispettive denominazioni geografiche nei rispettivi mercati. La Cina e l’UE hanno delle forti tradizioni culinarie e agrarie con numerosi prodotti di qualità. Questo è una grande spinta all’esportazione di prodotti alimentari Italiani in Cina e un altro elemento nel perseguimento dell’UE della denominazione geografica come una forma degna di proprietà intellettuale.
Ciò che è meno certo è se la Cina e l’UE possano raggiungere un accordo di investimento entro la fine dell’anno. I negoziati sono proseguiti per numerosi anni, ma l’UE ha sempre ritenuto che la Cina non offrisse abbastanza in termini di accesso al mercato, appalti ed aperture di settori all’investimento.
Voci di corridoio a Bruxelles indicano che c’è stato un cambiamento nella posizione della Cina, che sembra essere disponibile ad essere più aperta. La domanda è “quanto aperta”. Se la Commissione può solamente negoziare concessioni limitate, l’accordo può essere bloccato dal Consiglio o dal Parlamento. Ciò rende la situazione assai complessa per la Commissione.
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