Il sistema Tonnage Tax maltese non è un aiuto di stato
La Commissione Europea ha approvato per un periodo di 10 anni un sistema di tonnage tax per Malta, che è stato ideato per incoraggiare la registrazione delle navi nell’UE. Secondo lo schema maltese, una compagnia di navigazione è soggetta a tassazione sulla base del tonnellaggio netto della nave (vale a dire in base al volume), anziché dei profitti effettivi della società. In particolare, la tonnage tax per una compagnia di navigazione viene applicata su:
Se una compagnia di navigazione desidera beneficiare del regime, una parte significativa della sua flotta deve battere la bandiera di uno Stato membro dello Spazio economico europeo (SEE). Inoltre, ogni nuovo beneficiario del regime deve avere almeno il 25% della sua flotta soggetta alla tonnage tax di una bandiera appartenente allo SEE.
Per evitare il rischio di flagging out e di trasferimento delle compagnie di navigazione verso paesi a bassa tassazione al di fuori dell'UE, gli orientamenti della Commissione per gli aiuti di Stato al trasporto marittimo del 2004 consentono agli Stati membri di adottare misure che migliorino il trattamento fiscale per le compagnie di navigazione. Una delle misure più importanti è la tonnage tax, in base alla quale le compagnie di navigazione possono chiedere di essere tassate sulla base di un profitto teorico o sul tonnellaggio con cui operano, invece di essere tassate secondo il normale sistema di tassazione previsto per le società. Solo le società attive nel trasporto marittimo possono beneficiare di tali misure nel quadro delle Linee Guida Marittime. Gli azionisti delle compagnie di navigazione sono esclusi dal trattamento fiscale preferenziale.
Dal 2004, la prassi decisionale della Commissione nell'ambito delle Linee Guida Marittime ha ulteriormente chiarito le attività di trasporto ammissibili e le condizioni di compatibilità per garantire che gli obiettivi principali delle Linee Guida Marittime siano soddisfatti. La Commissione deve garantire che non vi siano ricadute derivanti dal trattamento fiscale favorevole previsto per le compagnie di navigazione in altri settori non collegati al trasporto marittimo e che non vi siano discriminazioni di altri registri e bandiere appartenenti ad altri Stati dello SEE.
Servizi di consegna pacchi transfrontalieri
Il Consiglio e il Parlamento UE hanno firmato un accordo a metà dicembre relativo alle nuove regole per fornire migliori informazioni ai consumatori in modo da consentire un migliore confronto dei prezzi online. Le nuove regole sono ideate per rispondere ai reclami di lunga data da parte dei consumatori secondo i quali il prezzo dei servizi di consegna non sarebbe trasparente e che i costi sarebbero più alti di quanto dovrebbero essere. Questa inflazione dei costi è particolarmente evidente nelle consegne tra Stati membri in cui le autorità nazionali non dispongono delle stesse capacità di vigilanza. I venditori online dovranno fornire i costi di consegna e diverse opzioni per la consegna. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore nel corso del 2018.
Spazio marittimo
Nel 2014, l’UE ha adottato norme sulla gestione delle diverse esigenze in materia di spazio marittimo tra cui navigazione, pesca, impianti energetici, esplorazione di petrolio e gas, bio-conservazione, turismo, patrimonio culturale sottomarino ed estrazioni. Si è concordato sul fatto che fosse necessaria una pianificazione ed una gestione integrate. Le norme impongono a ciascuno Stato membro di stabilire un piano marittimo speciale secondo una serie di criteri stabiliti nella direttiva.
La Bulgaria e la Grecia non hanno notificato alla Commissione il modo in cui intendono attuare la direttiva e l'attuazione della Finlandia non è completa in quanto le norme locali non riguardano Åland. Pertanto, la Commissione ha deciso di avviare un’azione legale nei confronti di questi tre Stati per mancato adempimento dei loro obblighi UE.
La Commissione chiede alla Corte di imporre una penalità giornaliera di 14.089,60 EUR per la Bulgaria, 7.739,76 EUR per la Finlandia e 31.416 EUR per la Grecia dal giorno della sentenza fino a quando la direttiva in oggetto non sarà interamente attuata e non entrerà in vigore la legge nazionale.
Aiuti di stato per CFR Marfa
La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se le cancellazioni di debiti da parte dello stato rumeno a favore dell'operatore ferroviario di merci CFR Marfa e il mancato tentativo di recupero di tali debiti dalla società abbiano dato alla stessa un vantaggio ingiusto in violazione delle norme UE in materia di aiuti di Stato. CFR Marfa è l'operatore ferroviario storico e interamente di proprietà statale. Ha faticato a pagare le tasse, i contributi di previdenza sociale e le tasse per l'uso dell'infrastruttura ferroviaria.
A differenza del trasporto ferroviario di passeggeri, il mercato del trasporto merci ferroviario in Romania è altamente competitivo, con numerosi operatori privati, alcuni dei quali hanno conquistato quote di mercato considerevoli in seguito alla liberalizzazione del mercato nel 2007. Nel marzo 2017, l'Associazione dei trasportatori di treni privati rumeni ha presentato una formale denuncia alla Commissione per denunciare che CFR Marfa avrebbe ricevuto aiuti di Stato in violazione delle norme dell'UE.
CFR Marfa è particolarmente attiva nel trasporto di carbone, cemento, prodotti chimici, cereali, petrolio, legno, sale e metalli.
Sicurezza aerea e droni
Alla fine di dicembre, il cosiddetto Trilogo legislativo, composto dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione, ha raggiunto un accordo sulla revisione della normativa sulla sicurezza aerea dell'UE, comprensiva della definizione di norme sull'uso dei droni. Ora che le tre istituzioni dell'UE hanno raggiunto un accordo, l'accordo dovrà essere formalmente adottato dal Parlamento e dal Consiglio prima che diventi legge. Questo dovrebbe succedere nei primi mesi del 2018.
Le norme sulla sicurezza aerea comprendono le norme sugli aeroporti, la gestione del traffico aereo, l'equipaggio aereo e le regole sul tempo di volo, la qualità dell'aria e la certificazione ambientale, la standardizzazione delle ispezioni, gli operatori dei paesi terzi e la gestione della sicurezza. Le nuove regole aggiornano molte delle disposizioni che risalgono agli anni compresi tra il 2002 e il 2009.
Le nuove regole consentiranno all'UE di regolamentare l'uso di droni fino a 150 metri, compresa la regolamentazione degli operatori degli stessi, oltre allo geo-schermo ed all'identificazione elettronica. Le regole dovrebbero essere definite entro il 2019.
Aiuti di Stato in Polonia
La Commissione europea ha approvato, in base alle norme UE sugli aiuti di Stato, il sostegno polacco alle PMI del settore delle costruzioni navali. Questa misura incoraggerà nuovi investimenti e favorirà lo sviluppo regionale in Polonia.
Separatamente, la Commissione ha avviato un'indagine approfondita sul regime fiscale polacco previsto per i cantieri navali. La Commissione teme che il regime conferisca a taluni cantieri un vantaggio selettivo rispetto ai concorrenti.
Nel settembre 2016, la Polonia ha adottato una legge che attribuisce ai cantieri navali che operano in Polonia l'opzione di pagare un'imposta forfettaria dell'1% sulle vendite derivanti dalla costruzione e conversione delle navi, invece di pagare l'imposta sul reddito delle persone giuridiche generalmente applicabile.
Questa opzione offre ai cantieri navali la possibilità di pagare meno tasse rispetto alla normale imposta sul reddito delle società (19% sul reddito imponibile) o sul reddito personale (18% o 32% sul reddito imponibile per le persone fisiche o il 19% per gli imprenditori). Inoltre, il pagamento della tassa forfettaria viene posticipato fino al completamento della costruzione o della conversione di una nave.
La Commissione ha iniziato a esaminare l'incentivo fiscale proposto per i cantieri navali dopo che la Polonia ha notificato la misura alla Commissione nel dicembre 2016. La Commissione non mette in discussione il diritto della Polonia di decidere in merito al proprio sistema fiscale. Tuttavia, ai sensi del trattato UE, la Commissione deve verificare che il sistema fiscale rispetti le norme UE in materia di aiuti di Stato e non favorisca in modo selettivo determinate società rispetto ad altre.
In questa fase, la Commissione teme che l'imposta forfettaria proposta sulle vendite costituisca il cosiddetto aiuto al funzionamento, che utilizza fondi pubblici per sollevare i cantieri dai costi che altrimenti dovrebbero sostenere nelle loro attività quotidiane. In generale, gli aiuti al funzionamento non sono consentiti dalle norme UE in materia di aiuti di Stato, in quanto distorcono la concorrenza nel merito senza raggiungere alcun obiettivo di comune interesse per l’UE. Nel caso in esame, la Commissione è preoccupata che l'aiuto possa danneggiare i cantieri navali nell'UE, che non sono possano usufruire del regime fiscale polacco. Inoltre, l'aiuto non sembra necessario, dato che in Polonia esistono cantieri che sono in grado di competere sul mercato senza aiuti.
Ciò non significa che la Polonia non possa intervenire nella sua industria cantieristica. Alcune categorie di aiuti, come gli aiuti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione o gli aiuti regionali, sono consentiti dalle norme UE in materia di aiuti di Stato. Tali aiuti sono considerati più efficaci e hanno effetti meno distorsivi sulla concorrenza rispetto agli aiuti al funzionamento. Questo è il caso dell'aiuto agli investimenti polacco alle PMI nel settore della costruzione navale appena approvato dalla Commissione . Tuttavia, l'imposta forfettaria proposta sulle vendite non sembra appartenere a nessuna di queste categorie.
La Commissione ora esaminerà ulteriormente la misura e vedrà se le sue preoccupazioni iniziali erano corrette o meno. L'apertura di un'indagine approfondita offre ai terzi interessati l'opportunità di presentare le proprie osservazioni. Queste ultime non pregiudicano l'esito dell'indagine.
Il contenuto di questo articolo ha valore solo informativo e non costituisce un parere professionale.
Per ulteriori informazioni contattare Bernard O'Connor