Il presente memorandum non ha pretesa di esaustività ed ha il solo scopo di fornire una panoramica preliminare in merito alle sanzioni imposte e in via di imposizione nei confronti della Russia, con particolare focus sulle sanzioni adottate dall’Unione Europea e da alcuni altri paesi.
Il presente memorandum non dovrà essere inteso quale parere legale. Per la verifica circa l’applicabilità delle singole sanzioni ad una fattispecie specifica, andrà effettuata una analisi ad hoc.
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Il 24 febbraio 2022, a fronte degli eventi che hanno convolto l’Ucraina, Stati Uniti, Unione Europea e altri stati Occidentali e Orientali hanno iniziato ad adottare una serie di sanzioni volte a colpire, in particolare, l’economia della Federazione Russa (o Russia).
2. Executive Summary delle sanzioni adottate dagli USA e dall’UE.
3.1. Unione Europea.
Nel solco delle misure già adottate dal 2014, in esito alla crisi diplomatico-militare della Crimea, l’Unione Europea, a partire dal 24 febbraio 2022, con la previsione di quattro pacchetti sanzionatori, ha approvato delle misure contro la Federazione Russa che comprendono diverse azioni.
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3.1.1. Primo pacchetto (22 febbraio 2022).
Misure individuali: alcuni provvedimenti che modificano atti comunitari adottati nel 2014, nel quadro delle sanzioni comminate alla Russia per l’annessione della Crimea, aggiungono all’elenco delle persone e entità già “designate” altre 22 persone fisiche, fra cui i Ministri Russi della difesa e dello sviluppo economico, vice primi ministri, alti esponenti dei comandi militari, giornalisti, banchieri e 4 entità giuridiche, di cui due banche, un ente finanziario e un’agenzia di informazione e 336 membri del Parlamento della Federazione Russa (Duma). Le misure comportano:
Con tali designazioni aggiuntive, l’elenco dei soggetti ed entità cui si applicano le restrizioni raggiunge un totale di 555 persone e 52 entità.
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Restrizioni finanziarie e limitazioni alla capacità del governo russo di raccogliere capitali sui mercati finanziari europei: un ulteriore provvedimento amplia la portata di una misura adottata nel 2014 includendo la Russia, il suo governo, la sua banca centrale e qualsiasi persona giuridica, entità o organismo collegato fra le entità a cui sono vietati: acquisto, vendita, fornitura di servizi di investimento o assistenza all'emissione o al trattamento di titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario emessi dopo il 9 marzo 2022. Esso dispone, inoltre, il divieto di erogare, direttamente o indirettamente, nuovi prestiti o crediti a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo “designata” in precedenza e dopo il 23 febbraio 2022.
Nel dettaglio, sono vietati:
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Misure restrittive nei confronti delle due autoproclamatesi Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk: si vieta l’importazione nella UE di merci da esse originarie, la fornitura diretta o indiretta di finanziamenti, l’assistenza finanziaria, assicurazioni e riassicurazioni connesse all'importazione, l’acquisizione di nuovi beni immobili, nuove entità, azioni e altri titoli di natura partecipativa, la concessione di prestiti o altri finanziamenti, la creazione di società miste, e ogni servizio di investimento direttamente connesso a queste attività. Non sono accolte richieste di indennizzo, risarcimento o di garanzia, presentate da persone fisiche o giuridiche, entità o organismi “designati” o che agiscono per loro conto se la richiesta si riferisce a merci la cui importazione è vietata. Inoltre, per l’esecuzione di qualsiasi credito, l'onere di provare che esso non è vietato incombe alla persona fisica o giuridica, all'entità o all'organismo che la richiede.
Viene inoltre vietata l’esportazione, la vendita, la fornitura, o il trasferimento di beni e tecnologie nei settori dei trasporti; delle telecomunicazioni; dell’energia; della prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse minerali. Infine, è vietato fornire servizi direttamente connessi alle attività turistiche nei territori specificati.
Con tali misure si prevedono regimi autorizzativi a capo delle autorità competenti degli Stati membri per:
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3.1.2. Secondo pacchetto (24 febbraio 2022).
Divieto di esportazione: Tale divieto ha ad oggetto aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale in Russia e le tecnologie di raffinazione per l’industria petrolifera. Le restrizioni all’esportazione riguarderanno anche i beni a duplice uso (civili e militari).
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Misure economiche riguardanti il settore finanziario: Alle banche UE sarà vietato accettare depositi da cittadini russi di oltre 100 mila euro e diverse società statali russe avranno il loro accesso ai finanziamenti europei bloccato.
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Esclusioni: Tra gli esclusi dalle sanzioni i beni di lusso. La ratio di questa esclusione sembra risiedere nel fatto di essersi voluti concentrare maggiormente sul settore tecnologico.
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Estromissione dal Consiglio d’Europa: Il Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha estromesso la Russia dal novero dei suoi membri.
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3.1.3. Terzo pacchetto (28 febbraio 2022).
Misure economiche riguardanti il settore finanziario: Dal 2014, le sanzioni dell'UE sul mercato dei capitali hanno vietato alcune transazioni in nuovo debito e nuove azioni emesse da alcune banche e società russe e da alcune affiliate. Tali sanzioni sono state modificate in modo significativo e sono state introdotte altre misure nella sfera finanziaria:
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Restrizioni al commercio e agli investimenti: le restrizioni commerciali esistenti sui prodotti a duplice uso sono state estese al divieto di esportare tutti i prodotti a duplice uso, indipendentemente dall'origine, a qualsiasi persona in Russia o per l'uso in Russia.
Tale divieto riguarda anche il finanziamento o l'assistenza finanziaria, i servizi di intermediazione, l'assistenza tecnica (compresi il montaggio, il collaudo, la formazione e la riparazione) e altri servizi relativi alla produzione, alla manutenzione e all'uso di tali prodotti.
Le esenzioni si applicano (soggette a specifici requisiti di notifica e autorizzazione) in alcuni casi, come per la cooperazione intergovernativa, scopi umanitari o uso personale per viaggi in Russia. Le attività contrattuali preesistenti possono essere consentite con l'autorizzazione dello Stato membro, da richiedere prima del 1° maggio 2022.
Analogamente, l'UE ha imposto un divieto di esportazione su un'ampia gamma di beni e tecnologie nei settori della difesa e della sicurezza, compresa la relativa assistenza/servizi. Le ampie restrizioni coprono vari prodotti normalmente non coperti dai controlli sul duplice uso dell'UE, ma che sono inclusi nella Commerce Control List degli Stati Uniti; a tal proposito sono inclusi prodotti per il settore elettronico (ad esempio, microprocessori, semiconduttori) e sicurezza delle informazioni, sensori, laser, navigazione/avionica, articoli marini e aerospaziali/propulsione.
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3.1.4. Quarto pacchetto (2 marzo 2022).
Il 2 marzo 2022, il Consiglio dell'UE ha deciso di adottare le seguenti misure aggiuntive:
SWIFT: divieto di fornire servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per lo scambio di dati finanziari (SWIFT), a una selezione di 7 banche russe (ad esempio Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sovcombank, VNESHECONOMBANK (VEB) e VTBANK'). Tale divieto entrerà in vigore il decimo giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE, e si applicherà anche a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo stabilito in Russia i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente posseduti per più del 50% dalle suddette banche.
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Fondo russo per gli investimenti diretti: divieto di investire, partecipare o contribuire in altro modo a futuri progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti. Una deroga è possibile nel caso in cui tale partecipazione all'investimento o contributo sia dovuto in base a contratti conclusi prima del 2 marzo 2022 o a contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti.
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Banconote denominate in euro: divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro in Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia, compresi il governo e la Banca centrale della Russia, o per l'uso in Russia.
Tale divieto non si applica alla vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di banconote denominate in euro a condizione che tale vendita, fornitura, trasferimento o esportazione sia necessaria per l'uso personale di persone fisiche che si recano in Russia o di membri delle loro famiglie che viaggiano con loro o per scopi ufficiali di missioni diplomatiche, sedi consolari o organizzazioni internazionali in Russia che godono di immunità in conformità al diritto internazionale.
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Media russi: il consiglio dell'UE ha deciso di vietare i media russi “Russia Today” e “Sputnik” per disinformazione.
In base a questa misura sanzionatoria è vietato agli operatori di trasmettere o consentire, facilitare o contribuire in altro modo alla trasmissione, qualsiasi contenuto delle persone giuridiche, delle entità o degli organismi elencati nell'allegato XV, anche attraverso la trasmissione o la distribuzione con qualsiasi mezzo come cavo, satellite, IP-TV, fornitori di servizi Internet, piattaforme di condivisione di video su Internet o applicazioni, sia nuove che pre-installate. Inoltre, qualsiasi licenza o autorizzazione di trasmissione, accordo di trasmissione e distribuzione con le persone giuridiche, le entità o gli organismi di cui all'allegato XV è sospesa.
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La seguente sezione relativa alle sanzioni adottate da Paesi esteri nei confronti della Russia è stata predisposta consultando una serie di fonti statali, nonché articoli di testate giornalistiche straniere. Senza pretesa di esaustività, tale sezione ha solo finalità ricognitiva. L’applicabilità delle singole sanzioni a casi specifici dovrà essere verificata con legali competenti nella rispettiva giurisdizione.
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3.2. Stati Uniti d’America.
Il 24 febbraio 2022 l’OFAC (“U.S. Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control”), in applicazione dell’ordine esecutivo 14024, firmato dal presidente Biden, ha attuato una serie di misure sanzionatorie contro la Russia per le sue attività estere dannose, compresa la violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale come il rispetto dell'integrità territoriale degli Stati sovrani.
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3.2.1. Misure restrittive alle relazioni economiche con le Repubbliche autoproclamatesi indipendenti di Donetsk e Lugansk.
Il primo pacchetto di intervento adottato dagli Stati Uniti impone il blocco degli investimenti e il divieto per i soggetti statunitensi di operare commercialmente e finanziariamente nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk (come indicato nella tabella al punto 2 “Schema delle sanzioni adottate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea”).
Una serie di Licenze Generali allegate al provvedimento stabilisce le esenzioni per alcuni prodotti di prima necessità, servizi essenziali e per le attività delle Organizzazioni Internazionali, prevedendo nel dettaglio:
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3.2.2. Misure restrittive contro il sistema bancario.
Il Tesoro ha intrapreso azioni contro le maggiori istituzioni finanziarie russe, tra le quali la Public Joint Stock Company Sberbank of Russia (Sberbank), la VTB Bank Public Joint Stock Company (VTB Bank) e la PSB, vietando ogni rapporto con essi congelandone gli asset detenuti negli Stati Uniti.
A partire dal 26 marzo 2022, secondo quanto stabilito dalla direttiva 2 sotto l'E.O. 14024, "Divieti relativi ai conti corrispondenti o passanti e all'elaborazione di transazioni che coinvolgono alcune istituzioni finanziarie straniere", si proibisce agli istituti finanziari statunitensi:
Di conseguenza, le istituzioni finanziarie statunitensi devono rifiutare tali transazioni a meno che non siano esentate o autorizzate dall'OFAC.
L'OFAC ha anche imposto sanzioni di blocco su altre tre grandi istituzioni finanziarie russe: Otkritie, Novikom e Sovcom.
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3.2.3. Misure limitative ai flussi finanziari russi.
L'OFAC, con la direttiva 3, ai sensi dell'E.O. 14024, "Divieti relativi al nuovo debito e al capitale di alcune entità legate alla Russia" ha vietato la sottoscrizione di titoli emessi dalla banca centrale, il fondo nazionale e il ministero delle finanze.
Lo scopo della direttiva è quello di vietare transazioni e operazioni, da parte delle entità statunitensi o all'interno degli Stati Uniti elencate nell'allegato 1 della direttiva sulle entità collegate alla Russia, nel nuovo debito con scadenza superiore a 14 giorni e nel nuovo capitale di imprese statali russe.
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3.2.4. Misure restrittive ad personam.
In data 25 febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni direttamente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e al ministro degli Affari Esteri, Sergei Lavrov, così come ad altri membri del Consiglio di Sicurezza della Russia. Il Ministro della Difesa della Federazione Russa, Sergei Shoigu, e il Capo dello Stato Maggiore delle Forze Armate Russe, Primo Vice Ministro della Difesa e Generale dell'Esercito Valery Gerasimov, in quanto direttamente responsabili dell’ulteriore invasione non provocata e illegale della Russia in Ucraina.
Tali sanzioni si sostanziano in:
Inoltre, tutte le transazioni da parte di persone statunitensi o all'interno (o in transito) degli Stati Uniti che coinvolgono qualsiasi proprietà o interessi in proprietà di persone designate o altrimenti bloccate sono proibite, a meno che non siano autorizzate da una licenza generale o specifica emessa dall'OFAC, o altrimenti esenti, tra i quali si segnala il versamento di qualsiasi contributo o la fornitura di fondi, beni o servizi da parte di, a, o a beneficio di qualsiasi persona bloccata e il ricevimento di qualsiasi contributo o fornitura di fondi, beni o servizi da una tale persona.
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3.2.5. Misure restrittive contro la Banca Centrale e fondi sovrani russi.
In data 28 febbraio 2022, l’OFAC ha proibito alle persone degli Stati Uniti di impegnarsi in transazioni con la Banca Centrale della Federazione Russa e il Ministero delle Finanze della Federazione Russa, immobilizzando così tutti i beni della Banca centrale detenuti negli Stati Uniti o da persone statunitensi, ovunque si trovino.
Tra le sanzioni di questo pacchetto rientrano le sanzioni dirette al Russian Direct Investment Fund (RDIF), un fondo sovrano russo-chiave e al suo Chief Executive Officer (CEO), Kirill Dmitriev.
La direttiva 4 espande i precedenti divieti contenuti nella direttiva 1A del 22 febbraio 2022, che vieta la partecipazione ai mercati primari e secondari delle obbligazioni denominate in rubli o non in rubli, a partire dal 1° marzo 2022. Essa proibisce più ampiamente tutte le transazioni, se non diversamente previsto, che coinvolgono una qualsiasi di queste tre entità.
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3.3. Regno Unito.
3.3.1. Primo pacchetto (22 febbraio 2022).
La Gran Bretagna ha annunciato e rese effettive nuove sanzioni a banche e soggetti russi, tra i quali risultano: Bank Rossiya, Black Sea Bank for Development and Reconstruction, Genbank JSC, IS Bank, Promsvyazbank PJSC tra le banche e Boris Romanovich Rotenberg, Igor Arkadyevich Rotenberg, Gennadiy Nikolayevich Timchenko tra le persone fisiche.
Il risultato di tale individuazione ha comportato un congelamento dei beni sia delle persone giuridiche che delle persone fisiche e, per quest’ultimi, anche un divieto di viaggio.
Le risorse economiche che sono possedute, detenute o controllate da tali persone, e che sono sotto la giurisdizione del Regno Unito, devono, quindi, essere congelate e nessun fondo o risorsa economica può essere reso disponibile (direttamente o indirettamente) a o a beneficio di queste persone, a meno che non sia consentito da una licenza rilasciata dal HM Treasury. Inoltre, le "risorse economiche" sono ampiamente definite come includenti qualsiasi attività che possa essere utilizzata per ottenere fondi, beni o servizi - per esempio, beni immobiliari. Il congelamento dei beni si estende anche alle entità possedute o controllate (direttamente o indirettamente) dai soggetti designati. Secondo le regole britanniche, anche i fondi e le risorse economiche di tali entità devono essere congelati e i fondi e le risorse economiche non possono essere messi a disposizione di tali entità.
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Chiusura dell’accesso ai porti: nella prima categoria di interventi rientra la decisione presa dall’esecutivo britannico di chiudere completamente l’accesso ai porti del Regno Unito per le navi russe.
Tra gli interventi attuati dalla Gran Bretagna contro la Russia rientra la decisione di chiudere completamente l’accesso ai porti del Regno Unito per le navi russe.
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3.3.2. Secondo pacchetto (24 febbraio 2022).
Attraverso queste misure viene esteso il congelamento di beni anche alla VTB Bank, a 5 imprese statali della difesa e a 5 ulteriori individui.
A seguito di ciò, il Governo britannico ha annunciato una serie di altre misure, tra cui:
Tali sanzioni sono poi state estese in toto alla Bielorussia, alla Crimea e alle regioni di Donetsk e Luhansk.
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3.3.3. Terzo pacchetto (28 febbraio 2022).
Il 28 febbraio 2022 è stata annunciata un’ulteriore estensione della black list delle banche russe, includendo VEB, Bank Otkritie Financial Corporation PJSC e PJSC Sovocombank.
Inoltre, il ministro degli Esteri ha fornito ulteriori dettagli sui due nuovi atti legislativi sulle sanzioni che saranno presentati al Parlamento a breve:
1) Il primo introduce una nuova autorità in relazione al settore finanziario della Russia, compreso il potere di impedire alle banche russe di compensare i pagamenti in sterline, con l’obiettivo principale di colpire Sberbank.
2) Il secondo atto legislativo vieterà le esportazioni verso la Russia in una serie di settori critici, comprese le attrezzature ad alta tecnologia come la microelettronica, la marina e le attrezzature di navigazione.
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3.4. Chiusura dello spazio aereo e sanzioni per l'industria aeronautica da parte Regno Unito, UE e USA.
In seguito agli eventi in Ucraina, l'UE, il Regno Unito, gli Stati Uniti e molti altri stati hanno messo in atto diverse misure che si prevede avranno un impatto considerevole sull'industria dell'aviazione e del finanziamento degli aerei.
Si prevede che questi pongano sfide logistiche e finanziarie significative (con ramificazioni immediate) alle compagnie aeree che operano da e verso la Russia, nonché ai locatori e finanziatori che hanno compagnie aeree russe nel loro portafoglio. In tal senso, in prima battura, uno dopo l’altro i Paesi europei stanno chiudendo il proprio spazio aereo alle compagnie russe.
Per quanto riguarda l’Italia, è ufficiale la decisione di chiudere lo spazio aereo alla Russia a partire dalle ore 15:00 del 27 febbraio 2022.
Oltre ad Italia, Belgio e Germania, Bulgaria, Repubblica Cieca, Estonia, Polonia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Romania, Regno Unito, Olanda, Canada, Austria, Malta, Spagna e Francia, anche la Danimarca, l’Irlanda e la Finlandia hanno annunciato la chiusura dei loro cieli agli aerei russi, compresi i velivoli privati.
Anche l’UE ha vietato, con effetto immediato, lunedì 28 febbraio 2022, agli aerei di proprietà russa, registrati in Russia o controllati dalla Russia (di proprietà, noleggiati o altrimenti controllati da persone fisiche o giuridiche russe) di atterrare, decollare o sorvolare l'UE. In aggiunta, entro la fine di marzo 2022, i locatori europei dovranno terminare i leasing e recuperare centinaia di aerei per un valore di 5 miliardi di dollari.
A queste restrizioni si è accompagnata anche la restrizione relativa alla sospensione dei permessi dei vettori stranieri. Ad esempio, il 24 febbraio 2022, l'autorità dell'aviazione civile del Regno Unito ha sospeso il permesso di vettore straniero detenuto da Aeroflot. Come contromisura per le sanzioni del Regno Unito, la Federazione Russa ha limitato l'ingresso nel suo spazio aereo (compresi i voli di transito) e l'atterraggio sul suo territorio di tutti gli aerei di proprietà, noleggiati o gestiti da una persona associata al Regno Unito o registrati nel Regno Unito.
In risposta alle restrizioni dello spazio aereo attuate dai paesi occidentali, la Federazione Russa ha chiuso il suo spazio aereo e limitato l'atterraggio sul suo territorio ai vettori aerei di 36 paesi e ai vettori aerei registrati in questi paesi.
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3.5. Svizzera.
Il 28 febbraio 2022, la Svizzera ha deciso di adottare le sanzioni imposte dall'UE il 23 e 25 febbraio 2022. I beni delle persone e delle società sanzionate sono congelati con effetto immediato. Le sanzioni finanziarie si estendono ora al presidente russo Vladimir Putin, al primo ministro Mikhail Mishustin e al ministro degli esteri Sergey Lavrov.
La Svizzera ha attuato le seguenti nuove sanzioni:
Blocco dei beni:
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Restrizioni finanziarie:
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Misure riguardanti territori specifici:
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Le seguenti restrizioni commerciali decise nel 2014 rimangono in vigore:
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3.6. Giappone.
Il 26 febbraio 2022, sono state annunciate "Misure relative alla situazione in Ucraina secondo la legge sui cambi e sul commercio estero”.
In sostanza sono state implementate una serie di sanzioni e misure relative alla Repubblica di Donetsk e alla Repubblica di Luhansk che riguardano nello specifico:
Congelamento dei beni:
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Restrizione all'esportazione e all'importazione:
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Il Giappone ha anche implementato le seguenti misure relative alla Russia:
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Restrizione all'emissione di titoli da parte di banche russe designate (come definito di seguito) in Giappone:
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3.7. Australia.
Il 23 febbraio 2022, l’Australia ha annunciato l’imposizione di sanzioni contro individui, organizzazioni e banche russe come parte dello sforzo internazionale per colpire la Russia per le sue azioni in relazione all'Ucraina.
Secondo le dichiarazioni del primo ministro australiano, le misure pertinenti includeranno:
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3.8. Canada.
Il 22 febbraio 2022, il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato che il Canada avrebbe implementato un "primo round" di sanzioni. In un comunicato stampa, il primo ministro ha annunciato le seguenti misure:
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Il panorama delle sanzioni è in continua e rapida evoluzione e spesso appare complesso.
Tenendo questo a mente, è comunque possibile fornire una serie di indicazioni a carattere generale:
1) Si raccomanda un continuo aggiornamento sulle sanzioni che, di volta in volta, verranno attuate. Una valutazione approfondita delle eventuali sanzioni o restrizioni applicabili risulta imprescindibile, in quanto potrebbe essere necessario un aggiustamento o una cessazione delle relazioni con certe controparti o in certe aree geografiche come la Russia o la Bielorussia.
2) si suggerisce di valutare i rapporti giuridici pendenti (incluso con riferimento a investitori, finanziatori, beni e controparti contrattuali), che possano, quindi, avere connessione diretta o indiretta con le relative sanzioni;
3) di suggerisce di considerare se sia necessario adeguare uno qualsiasi di questi nessi e quindi revisionare finanziamenti e/o accordi commerciali;
4) di suggerisce lo screening delle controparti, rispetto alle attuali liste di sanzioni consolidate, anche tenuto conto dei diversi paesi potenzialmente rilevanti.
Il contenuto di questo elaborato ha valore meramente informativo e non costituisce, né può essere interpretato, quale parere professionale sugli argomenti in oggetto. Per ulteriori informazioni si prega di contattare Lorena Possagno, Luca Dettori e Ekaterina Aksenova.
Documento aggiornato al 4 marzo 2022