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    10.09.2019

    La vendita delle navi iscritte nel registro internazionale italiano tra soggetti di diversa nazionalità: la procedura utilizzata nella prassi


    Vediamo oggi la procedura seguita - in concreto - nel caso in cui si debba effettuare la vendita di un’unità navale iscritta nel Registro Internazionale Italiano tra una società venditrice italiana ed una società straniera intenzionata a cancellare la nave stessa dal Registro Internazionale Italiano per iscriverla in un registro extracomunitario.

     

    La peculiarità della procedura è dovuta al fatto che solitamente la nave è ipotecata e finanziata da una banca e, al momento della vendita, l’acquirente deve ottenere un finanziamento da un’altra banca. È necessario pertanto che il passaggio di proprietà, come il passaggio tra banche finanziatrici, avvenga contestualmente.

     

    Innanzitutto il venditore individua, tramite l’aiuto di un broker navale o senza, l’acquirente. A quel punto le parti stipulano un memorandum of agreement (MOA) ai sensi del modello BIMCO (The Baltic and International Maritime Council) Saleform 1993. Mediante il MOA vengono definiti i passaggi attraverso i quali si arriverà alla consegna fisica della nave.

     

    Una volta consegnata la nave, dovrà essere cancellata l’ipoteca a favore della banca del venditore insistente sulla nave stessa e dovrà essere iscritta ipoteca a favore della banca dell’acquirente. Quindi, il finanziamento a carico del venditore dovrà essere rimborsato il giorno della consegna con il denaro derivante dal finanziamento che otterrà l’acquirente. A tal fine, venditore ed acquirente prenderanno accordi in modo che il passaggio di denaro tra le parti avvenga il giorno della consegna, ma i fondi dovranno essere già presenti su un conto vincolato.

     

    Si può decidere che tale conto sia quello della banca finanziatrice del venditore oppure un conto neutro, come per esempio il conto dei legali di una delle parti. In quest’ultimo caso le modalità operative vengono stabilite attraverso un escrow agreement. In ogni caso, il 10% del prezzo di vendita viene inviato su tale conto alcuni giorni prima della consegna e viene vincolato alla buona riuscita dell’operazione. Il restante 90% viene inviato sullo stesso conto il giorno precedente o il giorno esatto della consegna, accompagnato da un messaggio swift (solitamente un MT103) che condiziona il rilascio dei fondi alla positiva verifica da parte dei legali di tutta la documentazione. Oltre al 90% viene di solito depositato un importo che dovrà servire per pagare le rimanenze, cioè il carburante rimasto a bordo, gli oli lubrificanti e tutte le cose asportabili della nave, ma che vengono cedute assieme alla nave e che subiscono giornalmente una variazione di prezzo. Qualora venga stipulato un escrow agreement, i termini e le condizioni per il rilascio dei fondi vengono interamente previsti nel contratto di escrow.

     

    La procedura da adottare il giorno della consegna viene concordata attraverso una closing agenda. Quel giorno la nave attende al porto di consegna, solitamente un porto dove è presente una sede del consolato italiano in modo che il console, o chi ne fa le veci, possa salire a ritirare i documenti di bordo, mentre il nuovo equipaggio dell’acquirente attende a terra.

     

    I soggetti coinvolti (acquirente, venditore, banche e legali) si incontrano presso un ufficio che solitamente è uno studio notarile. Acquirente e venditore si scambiano i documenti, vale a dire quelli riguardanti i poteri societari (debitamente autenticati e legalizzati ove necessario) per effettuare la vendita, i certificati per la sicurezza della navigazione e l’antinquinamento, nonché tutti quei documenti richiesti dalle normative internazionali e da ultimo le fatture per il prezzo pagato. In tale ufficio viene anche concordato il prezzo finale che ricomprenderà il carburante, gli oli lubrificanti e tutto il materiale asportabile a bordo. Una volta concordato anche il prezzo finale, le parti firmano l’atto di vendita (bill of sale), che è soggetto ad autentica notarile. Può accadere anche che il bill of sale venga firmato precedentemente alla consegna.

     

    In ultima istanza acquirente e venditore firmano il protocollo di consegna e accettazione, che però non viene datato. Ciò perché la nave è ancora ipotecata a favore della banca del venditore e la relativa cancellazione è necessaria affinché la banca dell’acquirente rilasci i fondi precedentemente depositati. La cancellazione dell’ipoteca viene solitamente demandata ad un legale che, incaricato dalla banca tramite procura rilasciata precedentemente alla consegna, firma a quel punto l’atto di assenso a cancellazione dinanzi al notaio, si reca in capitaneria e deposita l’atto di cancellazione con le relative note di trascrizione.

     

    La Capitaneria di Porto, Ufficio Proprietà Navale, esercita un controllo formale sull’atto di cancellazione e rilascia un estratto matricola cosiddetto “pulito” in cui, alla voce ipoteche e altri gravami, riporta la dicitura “negativo”. Una volta che il legale ottiene tale documento ritorna all’ufficio dove si è svolto il closing e dà il via a tutte le procedure di sblocco dei fondi: il protocollo di consegna e accettazione viene datato e viene comunicato alla banca, presso cui sono presenti i fondi vincolati, che gli stessi possono essere rilasciati secondo quanto è stato precedentemente concordato. A quel punto, la Capitaneria di Porto comunica inoltre al Consolato del porto di consegna che il console, o chi ne fa le veci, può salire e ritirare i documenti di bordo e l’equipaggio dell’acquirente può finalmente sostituirsi a quello del venditore.

     

     

     

     

     

    Il contenuto di questo articolo ha valore solo informativo e non costituisce un parere professionale.

    Per ulteriori informazioni contattare Emanuele Caretti.