Crisi Ucraina: le misure sanzionatorie
Il presente memorandum non ha pretesa di esaustività ed ha il solo scopo di fornire una panoramica preliminare in merito alle sanzioni imposte e in via di imposizione nei confronti della Russia, con particolare focus sulle sanzioni adottate dall’Unione Europea e da alcuni altri paesi.
Il presente memorandum non dovrà essere inteso quale parere legale. Per la verifica circa l’applicabilità delle singole sanzioni ad una fattispecie specifica, andrà effettuata una analisi ad hoc.
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- Introduzione.
Il 24 febbraio 2022, a fronte degli eventi che hanno convolto l’Ucraina, Stati Uniti, Unione Europea e altri stati Occidentali e Orientali hanno iniziato ad adottare una serie di sanzioni volte a colpire, in particolare, l’economia della Federazione Russa (o Russia).
2. Executive Summary delle sanzioni adottate dagli USA e dall’UE.
- Focus sulle sanzioni adottate.
3.1. Unione Europea.
Nel solco delle misure già adottate dal 2014, in esito alla crisi diplomatico-militare della Crimea, l’Unione Europea, a partire dal 24 febbraio 2022, con la previsione di quattro pacchetti sanzionatori, ha approvato delle misure contro la Federazione Russa che comprendono diverse azioni.
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3.1.1. Primo pacchetto (22 febbraio 2022).
Misure individuali: alcuni provvedimenti che modificano atti comunitari adottati nel 2014, nel quadro delle sanzioni comminate alla Russia per l’annessione della Crimea, aggiungono all’elenco delle persone e entità già “designate” altre 22 persone fisiche, fra cui i Ministri Russi della difesa e dello sviluppo economico, vice primi ministri, alti esponenti dei comandi militari, giornalisti, banchieri e 4 entità giuridiche, di cui due banche, un ente finanziario e un’agenzia di informazione e 336 membri del Parlamento della Federazione Russa (Duma). Le misure comportano:
- congelamento dei beni;
- divieto di mettere fondi a disposizione dei soggetti designati;
- divieto di viaggio che impedisce l’ingresso o il transito nel/sul territorio dell’UE.
Con tali designazioni aggiuntive, l’elenco dei soggetti ed entità cui si applicano le restrizioni raggiunge un totale di 555 persone e 52 entità.
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Restrizioni finanziarie e limitazioni alla capacità del governo russo di raccogliere capitali sui mercati finanziari europei: un ulteriore provvedimento amplia la portata di una misura adottata nel 2014 includendo la Russia, il suo governo, la sua banca centrale e qualsiasi persona giuridica, entità o organismo collegato fra le entità a cui sono vietati: acquisto, vendita, fornitura di servizi di investimento o assistenza all’emissione o al trattamento di titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario emessi dopo il 9 marzo 2022. Esso dispone, inoltre, il divieto di erogare, direttamente o indirettamente, nuovi prestiti o crediti a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo “designata” in precedenza e dopo il 23 febbraio 2022.
Nel dettaglio, sono vietati:
- l’acquisto o la vendita diretti o indiretti;
- la prestazione diretta o indiretta di servizi di investimento;
- l’assistenza all’emissione, ovvero qualunque altra negoziazione su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario emessi dopo il 9 marzo 2022 da parte della Russia e del suo governo, dalla Banca centrale russa o da altre entità che agiscano per suo conto o sotto la sua direzione;
- la conclusione o la partecipazione, direttamente o indirettamente, a qualsiasi accordo per l’erogazione di nuovi prestiti o crediti. Tale divieto non si applica ai prestiti o ai crediti che hanno l’obiettivo di fornire finanziamenti per le importazioni o le esportazioni di beni e servizi non finanziari non soggette a divieti tra l’Unione e qualsiasi Stato terzo, comprese le spese per beni e servizi necessarie per l’esecuzione dei contratti di esportazione o di importazione.
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Misure restrittive nei confronti delle due autoproclamatesi Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk: si vieta l’importazione nella UE di merci da esse originarie, la fornitura diretta o indiretta di finanziamenti, l’assistenza finanziaria, assicurazioni e riassicurazioni connesse all’importazione, l’acquisizione di nuovi beni immobili, nuove entità, azioni e altri titoli di natura partecipativa, la concessione di prestiti o altri finanziamenti, la creazione di società miste, e ogni servizio di investimento direttamente connesso a queste attività. Non sono accolte richieste di indennizzo, risarcimento o di garanzia, presentate da persone fisiche o giuridiche, entità o organismi “designati” o che agiscono per loro conto se la richiesta si riferisce a merci la cui importazione è vietata. Inoltre, per l’esecuzione di qualsiasi credito, l’onere di provare che esso non è vietato incombe alla persona fisica o giuridica, all’entità o all’organismo che la richiede.
Viene inoltre vietata l’esportazione, la vendita, la fornitura, o il trasferimento di beni e tecnologie nei settori dei trasporti; delle telecomunicazioni; dell’energia; della prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse minerali. Infine, è vietato fornire servizi direttamente connessi alle attività turistiche nei territori specificati.
Con tali misure si prevedono regimi autorizzativi a capo delle autorità competenti degli Stati membri per:
- (export nei settori indicati) l’esecuzione fino al 24 maggio 2022 di contratti commerciali conclusi prima del 23 febbraio 2022 (o di contratti accessori necessari purché la persona fisica o giuridica, l’entità o l’organismo che intende eseguire il contratto abbia notificato, con almeno dieci giorni lavorativi di anticipo, l’attività o la transazione all’autorità competente dello Stato membro in cui è stabilita/o);
- alle merci originarie dei territori specificati messe a disposizione delle autorità ucraine per un esame e per le quali è verificata l’origine preferenziale (certificato di origine conformemente all’accordo di associazione UE-Ucraina);
- l’esecuzione di obblighi derivanti da contratti conclusi prima del 23 febbraio 2022 (o da contratti accessori necessari), purché l’autorità competente ne sia stata informata con almeno cinque giorni lavorativi prima;
- i) missioni consolari o di organizzazioni internazionali; ii) sostegno di ospedali o altre istituzioni sanitarie pubbliche che forniscono servizi medici o istituti di istruzione civile; iii) manutenzione per la sicurezza delle infrastrutture esistenti; iv) attività necessarie per prevenire o attenuare urgentemente eventi a grave e significativo impatto sulla salute e sulla sicurezza delle persone, compresa la sicurezza delle infrastrutture esistenti, o sull’ambiente;
- infine, in casi di emergenza debitamente giustificati, la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione possono procedere senza autorizzazione preventiva, a condizione che l’esportatore informi l’autorità competente entro cinque giorni lavorativi dopo che esse hanno avuto luogo, fornendo dettagli sulla pertinente giustificazione;
- (per servizi connessi alle attività turistiche) non è pregiudicata l’esecuzione fino al 24 agosto 2022 di obblighi derivanti da contratti conclusi prima del 23 febbraio 2022 (o da contratti accessori necessari), a condizione che l’autorità competente sia stata informata con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo.
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3.1.2. Secondo pacchetto (24 febbraio 2022).
Divieto di esportazione: Tale divieto ha ad oggetto aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale in Russia e le tecnologie di raffinazione per l’industria petrolifera. Le restrizioni all’esportazione riguarderanno anche i beni a duplice uso (civili e militari).
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Misure economiche riguardanti il settore finanziario: Alle banche UE sarà vietato accettare depositi da cittadini russi di oltre 100 mila euro e diverse società statali russe avranno il loro accesso ai finanziamenti europei bloccato.
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Esclusioni: Tra gli esclusi dalle sanzioni i beni di lusso. La ratio di questa esclusione sembra risiedere nel fatto di essersi voluti concentrare maggiormente sul settore tecnologico.
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Estromissione dal Consiglio d’Europa: Il Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha estromesso la Russia dal novero dei suoi membri.
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3.1.3. Terzo pacchetto (28 febbraio 2022).
Misure economiche riguardanti il settore finanziario: Dal 2014, le sanzioni dell’UE sul mercato dei capitali hanno vietato alcune transazioni in nuovo debito e nuove azioni emesse da alcune banche e società russe e da alcune affiliate. Tali sanzioni sono state modificate in modo significativo e sono state introdotte altre misure nella sfera finanziaria:
- ulteriori restrizioni sono state imposte alla Banca Centrale della Russia, con il divieto di tutte le transazioni relative alla gestione delle sue riserve e attività;
- altre quattro banche (Alfa Bank, Bank Otkritie, Bank Rossiya e Promsvyazbank) e otto società (Almaz-Antey, Kamaz, Novorossiysk Commercial Sea Port, Rostec, Russian Railways, Sevmash, Sovcomflot e United Shipbuilding Corporation) sono ora soggette alle sanzioni dell’UE sul mercato dei capitali;
- le contrattazioni in titoli trasferibili o strumenti del mercato monetario di qualsiasi scadenza emessi da queste e dalle entità precedentemente elencate saranno proibite e nessun nuovo prestito/credito (di qualsiasi scadenza) potrà essere loro concesso (sebbene si applichino alcune eccezioni);
- le banche dell’UE in generale non possono più accettare depositi superiori ai 100.000 euro (in totale) da persone, entità o simili russe che risiedono o sono stabilite in Russia, anche se si applicano eccezioni limitate – alcune soggette ad autorizzazione preventiva. Le banche dell’UE devono ora inoltre riferire regolarmente su tutti questi depositi russi che superano i 100.000 euro;
- sarà vietato fornire servizi sulle sedi di negoziazione per i titoli trasferibili di qualsiasi entità giuridica statale in Russia, e i depositari centrali di titoli dell’UE non potranno più fornire servizi per i titoli trasferibili emessi dopo il 12 aprile 2022 a qualsiasi persona russa;
- inoltre, nessun valore mobiliare denominato in euro emesso dopo il 12 aprile 2022 può essere venduto a persone o entità russe, sempre con alcune eccezioni;
- infine, è vietato fornire finanziamenti pubblici o assistenza finanziaria per il commercio con la Russia o per gli investimenti in essa, ad eccezione di impegni di finanziamento vincolanti preventivi, del commercio di prodotti alimentari o per scopi agricoli, medici o umanitari. Finanziamenti fino a 10 milioni di euro per progetto sono comunque consentiti alle PMI stabilite nell’UE.
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Restrizioni al commercio e agli investimenti: le restrizioni commerciali esistenti sui prodotti a duplice uso sono state estese al divieto di esportare tutti i prodotti a duplice uso, indipendentemente dall’origine, a qualsiasi persona in Russia o per l’uso in Russia.
Tale divieto riguarda anche il finanziamento o l’assistenza finanziaria, i servizi di intermediazione, l’assistenza tecnica (compresi il montaggio, il collaudo, la formazione e la riparazione) e altri servizi relativi alla produzione, alla manutenzione e all’uso di tali prodotti.
Le esenzioni si applicano (soggette a specifici requisiti di notifica e autorizzazione) in alcuni casi, come per la cooperazione intergovernativa, scopi umanitari o uso personale per viaggi in Russia. Le attività contrattuali preesistenti possono essere consentite con l’autorizzazione dello Stato membro, da richiedere prima del 1° maggio 2022.
Analogamente, l’UE ha imposto un divieto di esportazione su un’ampia gamma di beni e tecnologie nei settori della difesa e della sicurezza, compresa la relativa assistenza/servizi. Le ampie restrizioni coprono vari prodotti normalmente non coperti dai controlli sul duplice uso dell’UE, ma che sono inclusi nella Commerce Control List degli Stati Uniti; a tal proposito sono inclusi prodotti per il settore elettronico (ad esempio, microprocessori, semiconduttori) e sicurezza delle informazioni, sensori, laser, navigazione/avionica, articoli marini e aerospaziali/propulsione.
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3.1.4. Quarto pacchetto (2 marzo 2022).
Il 2 marzo 2022, il Consiglio dell’UE ha deciso di adottare le seguenti misure aggiuntive:
SWIFT: divieto di fornire servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per lo scambio di dati finanziari (SWIFT), a una selezione di 7 banche russe (ad esempio Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sovcombank, VNESHECONOMBANK (VEB) e VTBANK’). Tale divieto entrerà in vigore il decimo giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, e si applicherà anche a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo stabilito in Russia i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente posseduti per più del 50% dalle suddette banche.
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Fondo russo per gli investimenti diretti: divieto di investire, partecipare o contribuire in altro modo a futuri progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti. Una deroga è possibile nel caso in cui tale partecipazione all’investimento o contributo sia dovuto in base a contratti conclusi prima del 2 marzo 2022 o a contratti accessori necessari per l’esecuzione di tali contratti.
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Banconote denominate in euro: divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro in Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia, compresi il governo e la Banca centrale della Russia, o per l’uso in Russia.
Tale divieto non si applica alla vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di banconote denominate in euro a condizione che tale vendita, fornitura, trasferimento o esportazione sia necessaria per l’uso personale di persone fisiche che si recano in Russia o di membri delle loro famiglie che viaggiano con loro o per scopi ufficiali di missioni diplomatiche, sedi consolari o organizzazioni internazionali in Russia che godono di immunità in conformità al diritto internazionale.
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Media russi: il consiglio dell’UE ha deciso di vietare i media russi “Russia Today” e “Sputnik” per disinformazione.
In base a questa misura sanzionatoria è vietato agli operatori di trasmettere o consentire, facilitare o contribuire in altro modo alla trasmissione, qualsiasi contenuto delle persone giuridiche, delle entità o degli organismi elencati nell’allegato XV, anche attraverso la trasmissione o la distribuzione con qualsiasi mezzo come cavo, satellite, IP-TV, fornitori di servizi Internet, piattaforme di condivisione di video su Internet o applicazioni, sia nuove che pre-installate. Inoltre, qualsiasi licenza o autorizzazione di trasmissione, accordo di trasmissione e distribuzione con le persone giuridiche, le entità o gli organismi di cui all’allegato XV è sospesa.
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La seguente sezione relativa alle sanzioni adottate da Paesi esteri nei confronti della Russia è stata predisposta consultando una serie di fonti statali, nonché articoli di testate giornalistiche straniere. Senza pretesa di esaustività, tale sezione ha solo finalità ricognitiva. L’applicabilità delle singole sanzioni a casi specifici dovrà essere verificata con legali competenti nella rispettiva giurisdizione.
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3.2. Stati Uniti d’America.
Il 24 febbraio 2022 l’OFAC (“U.S. Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control”), in applicazione dell’ordine esecutivo 14024, firmato dal presidente Biden, ha attuato una serie di misure sanzionatorie contro la Russia per le sue attività estere dannose, compresa la violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale come il rispetto dell’integrità territoriale degli Stati sovrani.
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3.2.1. Misure restrittive alle relazioni economiche con le Repubbliche autoproclamatesi indipendenti di Donetsk e Lugansk.
Il primo pacchetto di intervento adottato dagli Stati Uniti impone il blocco degli investimenti e il divieto per i soggetti statunitensi di operare commercialmente e finanziariamente nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk (come indicato nella tabella al punto 2 “Schema delle sanzioni adottate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea”).
Una serie di Licenze Generali allegate al provvedimento stabilisce le esenzioni per alcuni prodotti di prima necessità, servizi essenziali e per le attività delle Organizzazioni Internazionali, prevedendo nel dettaglio:
- un periodo transitorio (wind down) per operazioni di import-export di beni e servizi collegati a contratti sottoscritti prima del 21 febbraio 2022, da chiudere entro il 23 marzo 2022 (Licenza n. 17).
- la possibilità̀ di effettuare operazioni di esportazione o riesportazione nelle due regioni di commodity agricole, medicinali, apparecchiature biomedicali e loro parti, farmaci per il trattamento, diagnosi e cura del Covid-19 (Licenza n. 18);
- la possibilità̀ di transazioni collegate al settore postale e delle comunicazioni, escluse le apparecchiature per le telecomunicazioni terrestre o satellitari (Licenza n. 19);
- la viabilità̀ delle operazioni condotte da Organizzazioni Internazionali quali Nazioni Unite (inclusi i suoi principali programmi), BERS, African Development Bank Group, Asian Development Bank o Croce Rossa (Licenza n. 20);
- saranno, inoltre, possibili operazioni di carattere non commerciale o rimesse personali (Licenza n. 21);
- così come l’export di servizi funzionali allo scambio di informazioni personali su internet (Licenza n. 22).
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3.2.2. Misure restrittive contro il sistema bancario.
Il Tesoro ha intrapreso azioni contro le maggiori istituzioni finanziarie russe, tra le quali la Public Joint Stock Company Sberbank of Russia (Sberbank), la VTB Bank Public Joint Stock Company (VTB Bank) e la PSB, vietando ogni rapporto con essi congelandone gli asset detenuti negli Stati Uniti.
A partire dal 26 marzo 2022, secondo quanto stabilito dalla direttiva 2 sotto l’E.O. 14024, “Divieti relativi ai conti corrispondenti o passanti e all’elaborazione di transazioni che coinvolgono alcune istituzioni finanziarie straniere“, si proibisce agli istituti finanziari statunitensi:
- l’apertura o il mantenimento di un conto di corrispondenza o di un conto passante per o per conto di qualsiasi entità determinata ad essere soggetta ai divieti della direttiva CAPTA relativa alla Russia, o ai loro beni o interessi in proprietà;
- l’elaborazione di transazioni che coinvolgono tali entità determinate ad essere soggette alla direttiva relativa alla Russia, o ai loro beni o interessi in proprietà.
Di conseguenza, le istituzioni finanziarie statunitensi devono rifiutare tali transazioni a meno che non siano esentate o autorizzate dall’OFAC.
L’OFAC ha anche imposto sanzioni di blocco su altre tre grandi istituzioni finanziarie russe: Otkritie, Novikom e Sovcom.
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3.2.3. Misure limitative ai flussi finanziari russi.
L’OFAC, con la direttiva 3, ai sensi dell’E.O. 14024, “Divieti relativi al nuovo debito e al capitale di alcune entità legate alla Russia” ha vietato la sottoscrizione di titoli emessi dalla banca centrale, il fondo nazionale e il ministero delle finanze.
Lo scopo della direttiva è quello di vietare transazioni e operazioni, da parte delle entità statunitensi o all’interno degli Stati Uniti elencate nell’allegato 1 della direttiva sulle entità collegate alla Russia, nel nuovo debito con scadenza superiore a 14 giorni e nel nuovo capitale di imprese statali russe.
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3.2.4. Misure restrittive ad personam.
In data 25 febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni direttamente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e al ministro degli Affari Esteri, Sergei Lavrov, così come ad altri membri del Consiglio di Sicurezza della Russia. Il Ministro della Difesa della Federazione Russa, Sergei Shoigu, e il Capo dello Stato Maggiore delle Forze Armate Russe, Primo Vice Ministro della Difesa e Generale dell’Esercito Valery Gerasimov, in quanto direttamente responsabili dell’ulteriore invasione non provocata e illegale della Russia in Ucraina.
Tali sanzioni si sostanziano in:
- blocco e segnalazione all’OFAC di tutte le proprietà e gli interessi in proprietà dei soggetti di cui sopra, collocati negli Stati Uniti o in possesso o controllo di persone statunitensi;
- blocco di tutte le entità che sono possedute, direttamente o indirettamente, al 50% o più da una o più persone bloccate.
Inoltre, tutte le transazioni da parte di persone statunitensi o all’interno (o in transito) degli Stati Uniti che coinvolgono qualsiasi proprietà o interessi in proprietà di persone designate o altrimenti bloccate sono proibite, a meno che non siano autorizzate da una licenza generale o specifica emessa dall’OFAC, o altrimenti esenti, tra i quali si segnala il versamento di qualsiasi contributo o la fornitura di fondi, beni o servizi da parte di, a, o a beneficio di qualsiasi persona bloccata e il ricevimento di qualsiasi contributo o fornitura di fondi, beni o servizi da una tale persona.
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3.2.5. Misure restrittive contro la Banca Centrale e fondi sovrani russi.
In data 28 febbraio 2022, l’OFAC ha proibito alle persone degli Stati Uniti di impegnarsi in transazioni con la Banca Centrale della Federazione Russa e il Ministero delle Finanze della Federazione Russa, immobilizzando così tutti i beni della Banca centrale detenuti negli Stati Uniti o da persone statunitensi, ovunque si trovino.
Tra le sanzioni di questo pacchetto rientrano le sanzioni dirette al Russian Direct Investment Fund (RDIF), un fondo sovrano russo-chiave e al suo Chief Executive Officer (CEO), Kirill Dmitriev.
La direttiva 4 espande i precedenti divieti contenuti nella direttiva 1A del 22 febbraio 2022, che vieta la partecipazione ai mercati primari e secondari delle obbligazioni denominate in rubli o non in rubli, a partire dal 1° marzo 2022. Essa proibisce più ampiamente tutte le transazioni, se non diversamente previsto, che coinvolgono una qualsiasi di queste tre entità.
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3.3. Regno Unito.
3.3.1. Primo pacchetto (22 febbraio 2022).
La Gran Bretagna ha annunciato e rese effettive nuove sanzioni a banche e soggetti russi, tra i quali risultano: Bank Rossiya, Black Sea Bank for Development and Reconstruction, Genbank JSC, IS Bank, Promsvyazbank PJSC tra le banche e Boris Romanovich Rotenberg, Igor Arkadyevich Rotenberg, Gennadiy Nikolayevich Timchenko tra le persone fisiche.
Il risultato di tale individuazione ha comportato un congelamento dei beni sia delle persone giuridiche che delle persone fisiche e, per quest’ultimi, anche un divieto di viaggio.
Le risorse economiche che sono possedute, detenute o controllate da tali persone, e che sono sotto la giurisdizione del Regno Unito, devono, quindi, essere congelate e nessun fondo o risorsa economica può essere reso disponibile (direttamente o indirettamente) a o a beneficio di queste persone, a meno che non sia consentito da una licenza rilasciata dal HM Treasury. Inoltre, le “risorse economiche” sono ampiamente definite come includenti qualsiasi attività che possa essere utilizzata per ottenere fondi, beni o servizi – per esempio, beni immobiliari. Il congelamento dei beni si estende anche alle entità possedute o controllate (direttamente o indirettamente) dai soggetti designati. Secondo le regole britanniche, anche i fondi e le risorse economiche di tali entità devono essere congelati e i fondi e le risorse economiche non possono essere messi a disposizione di tali entità.
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Chiusura dell’accesso ai porti: nella prima categoria di interventi rientra la decisione presa dall’esecutivo britannico di chiudere completamente l’accesso ai porti del Regno Unito per le navi russe.
Tra gli interventi attuati dalla Gran Bretagna contro la Russia rientra la decisione di chiudere completamente l’accesso ai porti del Regno Unito per le navi russe.
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3.3.2. Secondo pacchetto (24 febbraio 2022).
Attraverso queste misure viene esteso il congelamento di beni anche alla VTB Bank, a 5 imprese statali della difesa e a 5 ulteriori individui.
A seguito di ciò, il Governo britannico ha annunciato una serie di altre misure, tra cui:
- L’ampliamento del novero di banche a cui congelare i beni, per impedire loro di accedere alla sterlina e di compensare i pagamenti attraverso il Regno Unito, tagliando il loro accesso ai mercati finanziari britannici;
- Imposizione del limite di 50.000 sterline sui conti bancari del Regno Unito detenuti da cittadini russi;
- Controllo sulle esportazioni, compreso anche il divieto di esportare attrezzature e componenti tecnici di alto livello e critici nei settori dell’elettronica, delle telecomunicazioni, dell’aerospaziale e altri.
Tali sanzioni sono poi state estese in toto alla Bielorussia, alla Crimea e alle regioni di Donetsk e Luhansk.
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3.3.3. Terzo pacchetto (28 febbraio 2022).
Il 28 febbraio 2022 è stata annunciata un’ulteriore estensione della black list delle banche russe, includendo VEB, Bank Otkritie Financial Corporation PJSC e PJSC Sovocombank.
Inoltre, il ministro degli Esteri ha fornito ulteriori dettagli sui due nuovi atti legislativi sulle sanzioni che saranno presentati al Parlamento a breve:
1) Il primo introduce una nuova autorità in relazione al settore finanziario della Russia, compreso il potere di impedire alle banche russe di compensare i pagamenti in sterline, con l’obiettivo principale di colpire Sberbank.
2) Il secondo atto legislativo vieterà le esportazioni verso la Russia in una serie di settori critici, comprese le attrezzature ad alta tecnologia come la microelettronica, la marina e le attrezzature di navigazione.
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3.4. Chiusura dello spazio aereo e sanzioni per l’industria aeronautica da parte Regno Unito, UE e USA.
In seguito agli eventi in Ucraina, l’UE, il Regno Unito, gli Stati Uniti e molti altri stati hanno messo in atto diverse misure che si prevede avranno un impatto considerevole sull’industria dell’aviazione e del finanziamento degli aerei.
Si prevede che questi pongano sfide logistiche e finanziarie significative (con ramificazioni immediate) alle compagnie aeree che operano da e verso la Russia, nonché ai locatori e finanziatori che hanno compagnie aeree russe nel loro portafoglio. In tal senso, in prima battura, uno dopo l’altro i Paesi europei stanno chiudendo il proprio spazio aereo alle compagnie russe.
Per quanto riguarda l’Italia, è ufficiale la decisione di chiudere lo spazio aereo alla Russia a partire dalle ore 15:00 del 27 febbraio 2022.
Oltre ad Italia, Belgio e Germania, Bulgaria, Repubblica Cieca, Estonia, Polonia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Romania, Regno Unito, Olanda, Canada, Austria, Malta, Spagna e Francia, anche la Danimarca, l’Irlanda e la Finlandia hanno annunciato la chiusura dei loro cieli agli aerei russi, compresi i velivoli privati.
Anche l’UE ha vietato, con effetto immediato, lunedì 28 febbraio 2022, agli aerei di proprietà russa, registrati in Russia o controllati dalla Russia (di proprietà, noleggiati o altrimenti controllati da persone fisiche o giuridiche russe) di atterrare, decollare o sorvolare l’UE. In aggiunta, entro la fine di marzo 2022, i locatori europei dovranno terminare i leasing e recuperare centinaia di aerei per un valore di 5 miliardi di dollari.
A queste restrizioni si è accompagnata anche la restrizione relativa alla sospensione dei permessi dei vettori stranieri. Ad esempio, il 24 febbraio 2022, l’autorità dell’aviazione civile del Regno Unito ha sospeso il permesso di vettore straniero detenuto da Aeroflot. Come contromisura per le sanzioni del Regno Unito, la Federazione Russa ha limitato l’ingresso nel suo spazio aereo (compresi i voli di transito) e l’atterraggio sul suo territorio di tutti gli aerei di proprietà, noleggiati o gestiti da una persona associata al Regno Unito o registrati nel Regno Unito.
In risposta alle restrizioni dello spazio aereo attuate dai paesi occidentali, la Federazione Russa ha chiuso il suo spazio aereo e limitato l’atterraggio sul suo territorio ai vettori aerei di 36 paesi e ai vettori aerei registrati in questi paesi.
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3.5. Svizzera.
Il 28 febbraio 2022, la Svizzera ha deciso di adottare le sanzioni imposte dall’UE il 23 e 25 febbraio 2022. I beni delle persone e delle società sanzionate sono congelati con effetto immediato. Le sanzioni finanziarie si estendono ora al presidente russo Vladimir Putin, al primo ministro Mikhail Mishustin e al ministro degli esteri Sergey Lavrov.
La Svizzera ha attuato le seguenti nuove sanzioni:
Blocco dei beni:
- I beni appartenenti a o sotto il controllo di persone, società ed enti elencati nell’allegato 3 dell’ordinanza sono bloccati con effetto immediato (la lista comprende il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin, il ministro degli esteri Sergei Lavrov e i membri del parlamento russo).
- La SECO (Segreteria di Stato dell’economia) può eccezionalmente autorizzare transazioni specifiche in casi limitati.
- È vietato fornire direttamente o indirettamente beni o risorse economiche alle persone, società ed entità elencate nell’allegato 3.
- Le entità che detengono o gestiscono beni che dovrebbero essere bloccati devono essere dichiarate alla SECO.
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Restrizioni finanziarie:
- Divieto di emissione di determinati strumenti finanziari (e relativa assistenza) con scadenza superiore a 30 giorni emessi da specifiche banche ed entità mirate in Russia o da banche ed entità al di fuori della Svizzera controllate da tali banche ed entità mirate o che agiscono per loro conto o sotto le loro istruzioni.
- Divieto di emissione di strumenti finanziari (e relativa assistenza) emessi dalla Russia, dal suo governo, dalla Banca Centrale della Russia, o da qualsiasi persona giuridica, entità o organismo che agisca per loro conto o sotto le loro istruzioni.
- Divieto di concedere alcuni prestiti (direttamente o indirettamente) con scadenza superiore a 30 giorni a specifiche banche ed entità mirate in Russia o, banche ed entità al di fuori della Svizzera controllate da tali banche ed entità mirate o che agiscono per loro conto o sotto le loro istruzioni. Alcune eccezioni sono previste per i prestiti concordati prima del 28 febbraio 2022.
- Divieto di negoziazione di alcuni strumenti finanziari.
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Misure riguardanti territori specifici:
- Il divieto di importazioni, esportazioni e investimenti riguardanti la Crimea e Sebastopoli, in vigore dal 2014, è stato esteso alle aree degli oblast ucraini di Donetsk e Luhansk non controllate dal governo ucraino.
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Le seguenti restrizioni commerciali decise nel 2014 rimangono in vigore:
- Restrizioni relative ai beni a duplice uso e a specifici beni militari.
- Divieto di importazione di armi da fuoco, munizioni, materiali esplosivi, pirotecnici e polveri da guerra dalla Russia o dall’Ucraina.
- Dichiarazione obbligatoria per alcuni beni e servizi dell’industria petrolifera.
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3.6. Giappone.
Il 26 febbraio 2022, sono state annunciate “Misure relative alla situazione in Ucraina secondo la legge sui cambi e sul commercio estero”.
In sostanza sono state implementate una serie di sanzioni e misure relative alla Repubblica di Donetsk e alla Repubblica di Luhansk che riguardano nello specifico:
Congelamento dei beni:
- Limitazione dei pagamenti: È necessaria l’autorizzazione per i pagamenti a 24 persone legate alla Repubblica di Donetsk e alla Repubblica di Luhansk e alla Bank Rossiya designati dalla comunicazione del MOFA (Ministry of Foreign Affairs of Japan). I pagamenti che richiedono l’autorizzazione includono (i) il pagamento dal Giappone da parte di un residente giapponese o non giapponese a qualsiasi persona designata e (ii) il pagamento da qualsiasi luogo da un residente giapponese a qualsiasi persona designata.
- Restrizione sulle transazioni di capitale: L’autorizzazione è necessaria per le transazioni di capitale (cioè, contratto di deposito, fiducia e prestito di denaro) da parte di un Residente in Giappone con le persone designate.
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Restrizione all’esportazione e all’importazione:
- È necessaria l’approvazione per l’esportazione di tutti i beni verso le Regioni di Donetsk e Luhansk e per l’importazione di tutti i beni originari delle Regioni Coperte.
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Il Giappone ha anche implementato le seguenti misure relative alla Russia:
- Restrizione all’emissione e alle transazioni per il nuovo debito sovrano russo.
- Restrizione all’emissione e all’offerta: è necessaria l’autorizzazione per l’emissione e l’offerta in Giappone di debito sovrano russo da parte del governo delle Federazioni russe, delle agenzie governative della Federazione russa e della Banca centrale della Federazione russa.
- Restrizione all’acquisizione e alla transazione: l’autorizzazione è necessaria per l’acquisizione da parte di un Residente in Giappone di nuovo debito sovrano russo (emesso a partire dal 26 febbraio 2022) da un Residente non giapponese, o la cessione dello stesso a un Residente non giapponese.
- Restrizione al servizio e alle transazioni: l’autorizzazione è necessaria per la fornitura di servizi e benefici da parte di un Residente in Giappone intrapresi ai fini dell’emissione o dell’offerta di sottoscrizione di nuovo debito sovrano russo in Giappone.
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Restrizione all’emissione di titoli da parte di banche russe designate (come definito di seguito) in Giappone:
- L’autorizzazione è richiesta per l’emissione o l’offerta di sottoscrizione di titoli (limitata solo ai titoli di debito con scadenza superiore a 30 giorni) emessi in Giappone da Sberbank, VTB Bank, Bank for Development and Foreign Economic Affairs (Vnesheconombank), Gazprombank e Russian Agricultural Bank.
- L’autorizzazione è necessaria per la fornitura di servizi e benefici da parte di un residente in Giappone per l’emissione o l’offerta di sottoscrizione di titoli (limitata solo ai titoli di debito con scadenza superiore a 30 giorni) emessi dalle banche russe designate.
- Rafforzamento del controllo delle esportazioni di articoli e servizi pertinenti soggetti ai regimi multilaterali di controllo delle esportazioni verso la Russia.
- Le procedure d’esame per le esportazioni di articoli e servizi rilevanti soggetti ai Regimi Multilaterali di Controllo delle Esportazioni verso la Russia sono state rese più severe eliminando le esenzioni dalle licenze per la Russia.
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3.7. Australia.
Il 23 febbraio 2022, l’Australia ha annunciato l’imposizione di sanzioni contro individui, organizzazioni e banche russe come parte dello sforzo internazionale per colpire la Russia per le sue azioni in relazione all’Ucraina.
Secondo le dichiarazioni del primo ministro australiano, le misure pertinenti includeranno:
- divieti di viaggio e sanzioni finanziarie su otto membri del Consiglio di sicurezza della Russia.
- sanzioni finanziarie mirate in relazione a Rossiya Bank, Promsvyazbank, IS Bank, Genbank e la Black Sea Bank for Development and Reconstruction (oltre alle restrizioni già esistenti su VEB).
- futura estensione delle sanzioni esistenti alla Crimea e a Sebastopoli, alle regioni di Donetsk e Luhansk, anche in relazione al commercio nei settori dei trasporti, energia, telecomunicazioni e petrolio, gas e minerali.
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3.8. Canada.
Il 22 febbraio 2022, il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato che il Canada avrebbe implementato un “primo round” di sanzioni. In un comunicato stampa, il primo ministro ha annunciato le seguenti misure:
- Restrizioni per i membri della Duma di Stato russa che hanno votato per la decisione di riconoscere l’indipendenza di Donetsk e Luhansk;
- Un divieto di trattare con le aree non controllate dal governo di Donetsk e Luhansk, che proibirà effettivamente ai canadesi di impegnarsi in specifiche transazioni e attività in queste regioni;
- Nuovi divieti sulle transazioni dirette e indirette nel debito sovrano russo;
- Sanzioni su Importanti istituzioni finanziarie russe, tra cui il RDIF.
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- Raccomandazioni di business per le imprese.
Il panorama delle sanzioni è in continua e rapida evoluzione e spesso appare complesso.
Tenendo questo a mente, è comunque possibile fornire una serie di indicazioni a carattere generale:
1) Si raccomanda un continuo aggiornamento sulle sanzioni che, di volta in volta, verranno attuate. Una valutazione approfondita delle eventuali sanzioni o restrizioni applicabili risulta imprescindibile, in quanto potrebbe essere necessario un aggiustamento o una cessazione delle relazioni con certe controparti o in certe aree geografiche come la Russia o la Bielorussia.
2) si suggerisce di valutare i rapporti giuridici pendenti (incluso con riferimento a investitori, finanziatori, beni e controparti contrattuali), che possano, quindi, avere connessione diretta o indiretta con le relative sanzioni;
3) di suggerisce di considerare se sia necessario adeguare uno qualsiasi di questi nessi e quindi revisionare finanziamenti e/o accordi commerciali;
4) di suggerisce lo screening delle controparti, rispetto alle attuali liste di sanzioni consolidate, anche tenuto conto dei diversi paesi potenzialmente rilevanti.
Il contenuto di questo elaborato ha valore meramente informativo e non costituisce, né può essere interpretato, quale parere professionale sugli argomenti in oggetto. Per ulteriori informazioni si prega di contattare Lorena Possagno, Luca Dettori e Ekaterina Aksenova.
Documento aggiornato al 4 marzo 2022