Entro l'estate Gabetti Short Rent approderà a Piazza Affari. Obiettivo? Raccogliere capitali per consolidare la leadership in un mercato dalle grandi potenzialità. Il mercato immobiliare di lusso conta in Italia 2,5 milioni di immobili, pari a circa il 7% dello stock di abitazioni.
Come confermato anche dal grande successo dell'Ipo di Airbnb, lo short rent è un settore dalle grandi potenzialità. Così come tutto il mercato turistico, anche il mercato europeo dell'holiday rental è stato fortemente influenzato dalla pandemia da covid-19, nonostante ciò, le stime prevedono una ripresa nel 2021, per tornare ai livelli del 2019 entro il 2023.
Il settore degli affitti brevi rappresenta in Italia un insieme di oltre 550 mila case (elaborazione Aigab), a fronte di 5,7 milioni di abitazioni a disposizione, né affittate né locate continuativamente (fonte: Agenzia delle Entrate), che potrebbero invece essere affidate a property manager da locare in short rent. Un fenomeno che in Italia riguarda non solo i grandi centri urbani, come nel resto d'Europa, ma anche i piccoli centri a vocazione turistica.
Bisogna, poi, considerare che il mercato immobiliare del lusso si distingue per target e logiche dal restante residenziale mass market: si rivolge a una clientela di High net worth individuals (Hnwi) e ha come oggetto proprietà di particolare pregio e unicità, che contano 2,5 milioni di immobili signorili (tra cui ville, castelli e palazzi storici), pari a circa il 7% dello stock di abitazioni.
Lo scenario pandemico ha incrementato il “turismo di prossimità”, connesso all'esigenza di una fascia alta di clientela che ha scelto forme di locazione alternativa che garantiscono maggiore privacy e minore contatto con altre persone rispetto agli hotel. Secondo Santandrea Luxury Houses, a seguito della pandemia covid-19, durante l'estate 2020, si è registrato infatti un incremento delle richieste di proprietà di lusso, riguardo sia alla compravendita, sia all'affitto di immobili, con particolare riferimento alle ville con piscina.
All'interno di questo contesto si muove Gabetti Short Rent, società che rappresenta un unicum nell'ambito dei property manager, avendo come core business lo short rent degli immobili di lusso, con un valore medio di mercato che si attesa attorno ai 2,5 milioni di euro per unità e con un ticket medio di circa 7mila euro/settimana.
We Wealth ha intervistato Emiliano Di Bartolo, fondatore, azionista e ad del gruppo, in vista della quotazione a Piazza Affari, che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.
Perché avete deciso di quotarvi e quando prevedere di sbarcare in Borsa?
In sinergia con tutto il team di advisor che ci sta affiancando in questo percorso – Ambromobiliare, Banca Finnat, Bbd Italia e Nctm - puntiamo a uno sbarco in Borsa entro l'estate. Riteniamo che quest'operazione possa dare un importante impulso alla crescita della nostra società, sostenendo i nostri piani di sviluppo e raccogliendo capitali per consolidare la nostra leadership in un mercato dalle grandi potenzialità. I capitali raccolti saranno destinati anzitutto all'ampliamento e alla diversificazione del portafoglio immobiliare che gestiamo e che oggi supera gli 83 milioni di euro di valore. Desideriamo, inoltre, espanderci geograficamente, a livello nazionale e internazionale, oltre a potenziare la nostra struttura organizzativa, con l'inserimento di business developer e personale qualificato per le attività operative e – al contempo – con investimenti e azioni di marketing. Puntiamo, infine, a sviluppare la linea di business corporate house, in primis attraverso l'acquisizione di immobili di fascia alta, con l'obiettivo di entrare nel mercato dell'hospitality rivolta ai business traveller.
La pandemia ha avuto un impatto sul vostro business? Quali sono le attese per l'estate e per i prossimi anni?
Operiamo in un mercato, quello del lusso, fortemente caratterizzato dal fenomeno dell'anti-ciclicità e questo fattore, unito al maggiore flusso turistico nazionale, ha generato un aumento del 30% degli affitti nelle località più richieste. La scorsa estate, ad esempio, ci sono state ville che affittate a 20-25 mila euro a settimana. È auspicabile un progressivo miglioramento sul fronte sanitario mondiale con conseguenti minori limiti agli spostamenti, che porteranno nelle nostre valutazioni a far crescere la domanda turistica, secondo le ultime stime un primo segnale positivo si avrà già nel 2021, e le richieste per la prossima estate ne sono una testimonianza concreta, per poi tornare ai livelli del 2019 entro il 2023.
Qual è la vostra strategia di business e a chi vi rivolgete?
Operiamo attraverso due principali linee di business: Gabetti short rent - luxury houses e Gabetti short rent - corporate houses. La prima offre servizi dedicati a clientela privata per la gestione in full outsourcing di immobili di altissimo pregio destinati allo short rent. I destinatari di quest'offerta sono i cosiddetti Hnwi, che ricercano un livello di privacy e comfort non percepiti nella vacanza in hotel, a cui mettiamo a disposizione building dall'alto valore commerciale e localizzati in location turistiche esclusive. Si tratta di strutture indipendenti e con metratura ampia, superiore ai 250 mq, in location di prestigio ad alto richiamo turistico, dotate di finiture e in una posizione di pregio, con vista panoramica, e presenza di piscina o vasca idromassaggio, nelle vicinanze di parchi e giardini.
La nostra seconda linea di business si rivolge a una clientela che si sposta per motivi di lavoro e per brevi periodi, e che ricerca la qualità di un hotel a 4-5 stelle in location strategiche. Offriamo, nello specifico, a investitori e sviluppatori servizi di gestione in full outsourcing di pacchetti di immobili per lo short, medium e long rent. Si tratta di business apartment all'interno di medesimi building, o porzioni di immobili, per ridurre tempi e costi di gestione, localizzati nelle principali città strategiche italiane lungo l'asse dell'alta velocità, tra Milano, Roma, Bologna, Firenze, Napoli e Torino.
Quanto ai tempi di locazione, va premesso che in genere nello short rent si fa riferimento a un periodo che arriva fino a 30 giorni ma che, nel lusso in particolare, prende in considerazione mediamente una settimana.
Ancora una domanda, quanto costa in media affittare queste location per una settimana e quale rendimento può offrire per un investitore?
Abbiamo un ticket medio che in Italia è circa da 8mila euro, ma a St. Barth arriva anche a quasi 150mila euro per alcune ville, mentre a Ibiza passa da 7-8mila euro di minimo stagionale a 30-40mila. I vantaggi dell'utilizzo dello short rent sono evidenti e per un proprietario la formula che noi utilizziamo può rendere circa il 75% dell'affitto.
Tratto da We Wealth