Se il 2018 ha contribuito con un buon numero di emissioni, quasi 200 secondo il report dell’Osservatorio minibond, in aumento rispetto al 2017, l’outlook per il 2019 si presenta incerto.
Da un lato vi sono l'andamento del prodotto interno lordo, in contrazione negli ultimi due trimestri del 2018, nonchè le stime degli analisti per il 2019 che sembrano mostrare un consensus verso un'ulteriore riduzione piuttosto che una modestissima crescita. É ragionevole attendersi che il trend negativo del ciclo economico ridurrà il numero delle imprese eligible per l’emissione di titoli di debito.
Dall’altro lato l’ulteriore diffusione delle operazioni di direct lending, e quindi di un altro canale di finanziamento alternativo a quello bancario, potrà orientare i comportamenti delle imprese riducendo il loro appetito per i minibond.
Tali fattori potrebbero peraltro essere in parte contrastati dalla perdurante politica sui tassi da parte della BCE, che verranno mantenuti intorno allo 0 ancora per tutto il 2019, e dalle rinnovate emissione TLTRO che potranno portare ulteriore liquidità sui mercati. Le sfide che i minibond dovranno affrontare saranno probabilmente quella di un ulteriore allungamento della scadenza verso i 6-7 anni così da costituire una vera alternativa ai finanziamenti bancari, il che però richiede investitori pazienti, nonchè quella della ulteriore standardizzazione in termini di costi e documentazione, così da renderli maggiormente appealing per le imprese di minori dimensioni.