A 13 giorni dalla scadenza delle offerte, il legale solleva dubbi su quella della pay tv di Comcast. La decisione del Cagliari di non votare all'Assemblea di Lega spacca esattamente in due il fronte delle squadre di A.
Una mossa inaspettata può definire il processo per l'assegnazione dei diritti tv. A 13 giorni dalla scadenza delle offerte delle televisioni per il triennio di campionato 2021/24, il consulente legale della Lega Serie A Alberto Toffoletto ha preso una posizione forte. Sostenendo in assemblea che l'offerta presentata da Sky è, per lui, da ritenersi inammissibile. Il motivo? La procedura prevede l'inserimento solo della valutazione monetaria. L'offerta di Sky invece sarebbe "arricchita" da un elemento qualitativo che la rende a tutti gli effetti condizionata. E quindi non ammissibile, per la procedura di vendita dei diritti tv. Ora a Toffoletto è stato chiesto di metterlo nero su bianco, per chiudere il discorso. Certamente è singolare che un parere di questa rilevanza emerga solo a 13 giorni dalla data del 29 marzo, termine di scadenza delle offerte tv. Ma Sky potrebbe rientrare con una nuova offerta sul pacchetto in co-esclusiva di 3 partite: così vogliono molti club, per non disperdere un partner ventennale da 13 miliardi di sterline di fatturato. Anche se è forte una corrente che vorrebbe spacchettarle per poter vendere una partita in chiaro.
Ma Dazn perde un voto: il Cagliari si sfila
Un parere che a questo punto fa di Dazn il concorrente unico per i diritti 2021/24 della Serie A. EppureDazn (supportata da Tim) ha perso consensi. I voti a favore, che da due settimane erano stabilmente 11, sono diventati 10. Il Cagliari non s'è aggiunto al fronte degli astenuti, ma ha deciso di non votare. Una mossa che aveva l'intento di evitare lo scontro e abbassare i toni di quella che è ormai diventata una battaglia tra due fronti. Ora la scelta del presidente Giulini spacca esattamente a metà la Lega Serie A: la metà delle società vorrebbe chiudere subito l'assegnazione: sono Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Verona, Fiorentina, un fronte compattissimo a cui si aggiungono Milan, Udinese e Parma. Ma per assegnare il bando sono necessari 14 voti, da oggi quindi Dazn è un po' più lontana.
Semmai si torna a parlare di Fondi di investimento, visto che il gruppo dei favorevoli è ormai stabilmente fissato a 13. Con le solite, Roma, Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento e Crotone, a cui oggi si è aggiunto il Cagliari, vanno sommati le opinioni favorevoli di Milan, Udinese e Parma. Tredici a sette, numero sufficiente a fermare però l'operazione, cristallizzando lo stallo.
Tratto da La Repubblica