Con la l. 9 ottobre 2017, n. 155, è data delega al Governo di adottare entro dodici mesi uno o più decreti legislativi che andranno a riformare la disciplina delle crisi d’impresa e dell’insolvenza, adeguandosi alle linee-guida predisposte dalla c.d. Commissione Rordorf.
La novità terminologica di più immediato impatto è data dalla sostituzione del termine ‘fallimento’ con l’espressione ‘liquidazione giudiziale’.
Prima dell’avvio del procedimento di liquidazione, degna di nota è l’introduzione di una fase stragiudiziale di ‘allerta’ al fine di anticipare l’emersione della crisi d’impresa, in cui saranno analizzate le cause della crisi, così da aprire la via a una composizione assistita presso un apposito organismo da istituirsi in seno a ciascuna Camera di Commercio. Questa fase sfocerà, in caso di mancata composizione, in una dichiarazione pubblica di crisi.
Nell’ambito della procedura di liquidazione risulterà rafforzato il ruolo del curatore fallimentare, il quale sarà legittimato a promuovere o a proseguire azioni giudiziali (quelle che sono attualmente promosse dai soci o dai creditori sociali), quali l’azione sociale di responsabilità, l’azione dei creditori sociali (art. 2394 c.c.), l’azione contro i soci che hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società (art. 2476, settimo comma, c.c.), nonché le azioni di responsabilità verso società che esercitano attività di direzione e coordinamento (art. 2497 c.c.).
Sarà poi semplificato il procedimento di accertamento dello stato passivo e si provvederà all’introduzione di procedure di massima trasparenza nell’individuazione dell’attivo.
La legge delega prevede altresì disposizioni che intervengono a modificare la disciplina delle S.r.l., ampliando i casi in cui è obbligatoria la nomina di un organismo di controllo o di un revisore ed estendendo esplicitamente l’operatività del ricorso al Tribunale ex art. 2409 c.c. a questo tipo di società, anche qualora siano sprovviste dell’organo di controllo.
Quelle appena evidenziate sono le novità essenziali contenute nella legge delega, tuttavia per apprezzare fino in fondo l’impatto concreto della riforma occorrerà attendere l’emanazione dei decreti legislativi che provvederanno ad attuarla, attesi per i primi mesi del 2018.
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