La tua ricerca

    20.12.2017

    Delega per la riforma della disciplina delle crisi d’impresa e dell’insolvenza in Italia. Cosa cambierà?


    Con la l. 9 ottobre 2017, n. 155, è data delega al Governo di adottare entro dodici mesi uno o più decreti legislativi che andranno a riformare la disciplina delle crisi d’impresa e dell’insolvenza, adeguandosi alle linee-guida predisposte dalla c.d. Commissione Rordorf.

     

    La novità terminologica di più immediato impatto è data dalla sostituzione del termine ‘fallimento’ con l’espressione ‘liquidazione giudiziale’.

     

    Prima dell’avvio del procedimento di liquidazione, degna di nota è l’introduzione di una fase stragiudiziale di ‘allerta’ al fine di anticipare l’emersione della crisi d’impresa, in cui saranno analizzate le cause della crisi, così da aprire la via a una composizione assistita presso un apposito organismo da istituirsi in seno a ciascuna Camera di Commercio. Questa fase sfocerà, in caso di mancata composizione, in una dichiarazione pubblica di crisi.

     

    Nell’ambito della procedura di liquidazione risulterà rafforzato il ruolo del curatore fallimentare, il quale sarà legittimato a promuovere o a proseguire azioni giudiziali (quelle che sono attualmente promosse dai soci o dai creditori sociali), quali l’azione sociale di responsabilità, l’azione dei creditori sociali (art. 2394 c.c.), l’azione contro i soci che hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società (art. 2476, settimo comma, c.c.), nonché le azioni di responsabilità verso società che esercitano attività di direzione e coordinamento (art. 2497 c.c.).

     

    Sarà poi semplificato il procedimento di accertamento dello stato passivo e si provvederà all’introduzione di procedure di massima trasparenza nell’individuazione dell’attivo.

     

    La legge delega prevede altresì disposizioni che intervengono a modificare la disciplina delle S.r.l., ampliando i casi in cui è obbligatoria la nomina di un organismo di controllo o di un revisore ed estendendo esplicitamente l’operatività del ricorso al Tribunale ex art. 2409 c.c. a questo tipo di società, anche qualora siano sprovviste dell’organo di controllo.

     

    Quelle appena evidenziate sono le novità essenziali contenute nella legge delega, tuttavia per apprezzare fino in fondo l’impatto concreto della riforma occorrerà attendere l’emanazione dei decreti legislativi che provvederanno ad attuarla, attesi per i primi mesi del 2018.

     

     

     

     

     

    Il contenuto di questo articolo ha valore solo informativo e non costituisce un parere professionale.

    Per ulteriori informazioni contattare Tommaso dalla Massara

    Transazione fiscale nella composizione negoziata
    Approfondisci
    Evento: Il nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
    Lunedì 16 dicembre, dalle 14.00 alle 18.00ODCEC Milano, Via Pattari 6 Fabio Mar…
    Approfondisci
    Transazione fiscale (ma non previdenziale) nella composizione negoziata della crisi
    Articolo a cura di Fabio Marelli per Il Sole 24 Ore Tra le moltissime disposizi…
    Approfondisci
    Il correttivo al Codice della Crisi: novità per i creditori bancari
    14 novembre 202409.00 - 17.30Webinar Fabio Marelli parteciperà come relatore al…
    Approfondisci
    Le principali novità del Correttivo-ter al codice della crisi
    Articolo a cura di Fabio Marelli
    Approfondisci
    Concordato preventivo con assuntore - Procedura competitiva
    Nel concordato che prevede il trasferimento dell’attivo a un assuntore, in relazione al trasferimento dell’azienda non è necessario attivare la procedura competitiva di cui all’art. 91 CCII, che si applica…
    Approfondisci
    Composizione negoziata – proroga della composizione negoziata su istanza delle parti
    Al fine della proroga per ulteriori 180 giorni della composizione negoziata della crisi su richiesta di “tutte le parti” e con il consenso dell’Esperto, ex art. 17 co. 7 CCII, l’espressione “tutte” deve in…
    Approfondisci
    Concordato preventivo – privilegio MCC in qualità di contro-garante
    Il Tribunale di Verona ha riconosciuto la natura privilegiata del credito applicando estensivamente la previsione di legge anche al caso in cui MCC non garantisca direttamente la banca erogatrice del finan…
    Approfondisci
    Concordato preventivo – Classamento dei crediti bancari garantiti SACE/MCC
    Il Tribunale di Treviso ha ritenuto corretto il classamento del credito del fondo pubblico in privilegio con riserva, alla luce dell’orientamento di legittimità che ritiene sorto il credito privilegiato di…
    Approfondisci