Le regole per gli investitori al dettaglio? O cambiano in modo compatibile con le attese della Commissione europea, o salta tutto. La temperatura dello scontro sul pacchetto normativo che, in origine, aveva ipotizzato la fine delle retrocessioni, non è diminuita nella sua fase di triplice negoziato fra Commissione, Parlamento e Consiglio dell'Unione europea […]
[…] Alla luce delle spaccature, l'ipotesi di un ritiro della Ris “è concreta” secondo Francesco Mocci, partner dello studio legale ADVANT Nctm. Oggi sono note due revisioni della normativa: una proposta dall'Europarlamento e una del Consiglio. Si cerca ora una mediazione che parte, però, da un punto di partenza “confuso”, ha affermato Mocci: “Se alla fine devesse prevalere una versione troppo annacquata del value for money - o se anche altri punti cardine come gli incentivi o la consulenza venissero indeboliti - la Commissione si riserva la possibilità di ritirare tutto”.
La dialettica serrata fra consulenza finanziaria e Commissione europea, poi, potrebbe salire ulteriormente di livello con i nuovi prodotti retail annunciati nell'ambito della SIU: “Si parla di prodotti finanziari ispirati all'esperienza svedese, che potrebbero essere acquistati direttamente dai risparmiatori senza il filtro di un consulente”, ha dichiarato Mocci. “Questo approccio, se confermato, disintermedierebbe il mercato e andrebbe in direzione opposta a quanto affermato finora”.
L'avvocato non crede però “che la consulenza finanziaria debba cessare di essere centrale, soprattutto per la clientela private e per chi ha patrimoni consistenti. Non si può pensare che prodotti standardizzati sostituiscano il ruolo educativo e strategico della consulenza".
Articolo integrale sul numero di maggio 2025 di We Wealth