Con la finalità di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita, è stata decisa dal CONAI una diversificazione dell’importo del Contributo Ambientale CONAI per gli imballaggi in plastica. In attesa della definizione dei nuovi valori contributivi, la Guida Tecnica pubblicata nel settembre 2016 illustra le novità del nuovo sistema, al fine di consentire alle aziende di valutare gli effetti sulle procedure gestionali e sui sistemi informativi in uso.
Il Contributo Ambientale CONAI (“CAC”), stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi.
Con la finalità di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita, il CONAI ha recentemente lanciato un progetto destinato ad attuare una diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica attraverso la definizione di tre criteri guida: facilità di selezione, riciclabilità, circuito di destinazione prevalente dell’imballaggio[1].
Sulla base di tali criteri, sono state quindi individuate le seguenti tre categorie di imballaggi in plastica:
Godranno di un’agevolazione sul CAC gli imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Domestico” e di un’agevolazione maggiore quelli selezionabili e riciclabili da circuito “Commercio & Industria”[2]. Pagheranno, invece, un CAC più alto gli imballaggi che presentano maggiori difficoltà nella gestione del ciclo fine vita/nuova vita. Il progetto, annunciato nel settembre 2016, passerà per un periodo di test nel corso del 2017, di circa sei mesi, nel corso del quale le aziende consorziate al CONAI potranno effettuare la dichiarazione del CAC usando il nuovo sistema (anche se sarà mantenuto un unico valore del CAC per la plastica). I nuovi valori contributivi, che verranno definiti in maniera graduale, saranno comunicati almeno sei mesi prima dell’entrata in vigore (ancora non precisata e che dipenderà dall’esito del periodo di test) del nuovo sistema di dichiarazione. Nel settembre 2016 è stata pubblicata la Guida Tecnica al fine di illustrare le novità riguardanti l’applicazione, la dichiarazione e l’esenzione del CAC[3]; in attesa della definizione dell’entità dei livelli contributivi per gli imballaggi in plastica, nella Guida Tecnica sono stati adottati convenzionalmente valori simbolici per le tre categorie di imballaggi oggetto di diversificazione contributiva.
Il contenuto di questo elaborato ha valore meramente informativo e non costituisce, né può essere interpretato, quale parere professionale sugli argomenti in oggetto. Per ulteriori informazioni contattare Valentina Cavanna, valentina.cavanna@advant-nctm.com
[1] La notizia del lancio del progetto è consultabile all’indirizzo http://www.conai.org/notizie/al-via-la-diversificazione-contributiva-degli-imballaggi-in-plastica.
[2] In fase di prima applicazione, tra gli imballaggi rientranti nelle due categorie agevolate vi sono i seguenti: film estensibile/termoretraibile per pallettizzazione e altri usi, pallet, pluribolle e simili (Imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Commercio & Industria”); bottiglie, tappi per bottiglie (Imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Domestico”).
[3] Consultabile all’indirizzo http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2016/09/Guida_CAC_diversificato.pdf.