“L’ultimo esempio di tutela di una eccellenza italiana è quello della birra artigianale: il 20 giugno 2019, su iniziativa di Coldiretti e di un gruppo di operatori del settore tra cui Teo Musso del birrificio agricolo Baladin, nasce il “Consorzio a tutela della birra artigianale Made in Italy” che garantisce l’origine delle materie prime, dal luppolo all’orzo e la produzione artigianale.”
Alla luce delle più recenti statistiche, l’Italia si conferma tra i principali player a livello globale nel settore agroalimentare, per quantità e soprattutto qualità della propria produzione.
A fronte di tanta notorietà, il rovescio della medaglia è dato dall’Italian sounding e, pertanto, appare sempre più evidente la necessità di dare adeguata protezione ai prodotti nazionali, sia attraverso la normativa interna sia operando a livello internazionale in modo che gli accordi di libero scambio, sui quali l’Unione Europea basa la propria strategia di espansione, recepiscano tale esigenza e si facciano essi stessi strumenti di tutela della produzione italiana di qualità.
L’ultimo esempio di tutela di una eccellenza italiana è quello della birra artigianale: il 20 giugno 2019, su iniziativa di Coldiretti, di Teo Musso del birrificio agricolo Baladin e di altri operatori del settore, nasce il “Consorzio a tutela della birra artigianale Made in Italy” che garantisce l’origine delle materie prime, dal luppolo all’orzo e la produzione artigianale.
Il paper proposto di seguito è stato presentato in occasione della Tavola Rotonda "La tutela delle eccellenze italiane nell'agroalimentare: legislazione nazionale e accordi di libero scambio" organizzata da Nctm Studio Legale a Milano il 28 ottobre 2019 e moderata dall’avvocato Paolo Quattrocchi, partner dello studio legale e direttore del Centro Studi Italia Canada.
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