Nel precedente numero del nostro Marine Bulletin, vi avevamo detto di come Francia e Spagna abbiano sospeso - nei confronti delle navi da crociera - l’applicazione del limite dell’1,5% in massa del tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo.
Ciò in attesa di un intervento chiarificatore da parte della Commissione Europea, tale da consentire un’interpretazione ed un’applicazione uniforme a livello europeo della normativa di riferimento (la direttiva 1999/32/CE s.m.i.) in un contesto attualmente contraddistinto - al contrario - da assoluta incertezza.
Ebbene, la risposta della Commissione Europea non si è fatta attendere.
Con una lettera indirizzata al Direttore Generale degli Affari Marittimi francese, infatti, il Capo della Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea ha svolto le seguenti considerazioni:
Le osservazioni di cui sopra appaiono, a nostro avviso, prive di un reale ed apprezzabile contenuto giuridico, in particolare nella misura in cui considerano “decisiva” per il tema in commento la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la quale però, come abbiamo già visto, non ha di certo risolto la questione.
Colpisce inoltre l’apparente “stupore” manifestato dalla Commissione Europea dinanzi alle problematiche in parola. Tale “stupore” appare incomprensibile alla luce della realtà dei fatti, la quale dimostra come, in concreto, il tema dell’applicabilità alle navi da crociera del limite dell’1,5% in massa del tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo non sia mai stato definitivamente chiarito.
A quanto ci risulta, la Francia ha già replicato alla comunicazione della Commissione Europea, mantenendo il punto.
La querelle, dunque, continua e noi non mancheremo di tenervi informati.
[1] Sentenza C-537/11 del 23.01.2014.