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    26.05.2020

    L’applicazione dei <i>Poseidon Principles</i> nelle operazioni di finanziamento navale


    I Poseidon Principles sono una serie di principi introdotti da un gruppo di primarie banche attive nel settore dello shipping finance a livello mondiale, le quali hanno anche creato un’associazione che porta lo stesso nome (Poseidon Principles Association).

     

    In particolare i Poseidon Principles principali sono: 1) valutazione dell’allineamento climatico, 2) responsabilità, 3) applicazione e 4) trasparenza.

     

    L’adesione a tale associazione da parte di altre banche e istituti di credito e quindi il rispetto dei Poseidon Principles è su base volontaria. I principi si pongono come obiettivo gli stessi obiettivi che si è prefissata l’IMO (International Maritime Organization) e cioè la riduzione delle emissioni di gas serra e la riduzione dell’inquinamento ambientale del 50% - nel periodo di tempo che va dal 2008 al 2050 - da parte delle navi che superano le 5.000 tonnellate di stazza.

     

    I lavori per redigere i Poseidon Principles sono iniziati già nel 2017, ma solo tra novembre 2018 e febbraio 2019 si è avuta la stesura di una prima bozza in attesa dell’adesione degli istituti di credito.

     

    Questi ultimi possono aderire effettuando una apposita dichiarazione di adesione (standard declaration) diretta alla Segreteria dell’Associazione dei Poseidon Principles, la quale procederà alla accettazione dell’adesione. L’adesione è aperta anche alla società di leasing ed alle società che offrono servizi assicurativi al commercio con l’estero.

     

    Con l’adesione, i firmatari (signatories) prendono atto dell’importanza del loro ruolo nell’obiettivo di ridurre l’emissione di gas serra e l’inquinamento ambientale causato dalle navi. L’istituto di credito (o la società assicurativa), una volta aderito, dovrà - entro l’anno successivo a quello di adesione - calcolare l’intensità delle emissioni di anidride carbonica delle navi che sta finanziando e il loro livello di allineamento climatico (climate alignment) rispetto ai già citati obiettivi IMO di riduzione delle emissioni di gas serra ed inquinamento ambientale del 50% dal 2008 al 2050 (decarbonization trajectories).

     

    Il calcolo può essere effettuato sulla base delle indicazioni fornite dall’IMO DCS (Data Collection System), ossia di un gruppo di regole allegate alla Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell’Inquinamento causato da Navi (MARPOL). Il calcolo infatti si basa sul consumo di ciascun tipo di carburante per tonnellata di stazza della nave, la distanza percorsa, le ore in navigazione e le caratteristiche tecniche della nave. Una volta che tali dati vengono raccolti, l’armatore è tenuto a condividerli con l’organizzazione riconosciuta del paese presso cui la nave è iscritta, prima di inviarli all’IMO (in Italia una delle organizzazioni riconosciute è il RINA).

     

    I Poseidon Principles prevedono poi diverse modalità alternative in base alle quali tali dati dovranno essere portati a conoscenza delle banche o istituti di credito aderenti. Essi prevedono che l’organizzazione riconosciuta possa anche rilasciare una attestazione di conformità (statement of compliance) in favore dell’armatore. In ogni caso appare legittimo ritenere che - in sede di negoziazione per la stipula di un contratto di finanziamento - l’istituto di credito potrà chiedere all’armatore tali dati con riferimento alle navi finanziate dall’istituto.

     

    I Poseidon Principles dettano inoltre le formule che gli istituti di credito utilizzeranno per calcolare l’allineamento climatico delle navi da loro finanziate partendo dai dati suddetti. Attraverso l’uso di tali formule sarà possibile verificare il livello di emissioni inquinanti rispetto alla curva di discesa delle emissioni prevista dall’IMO già menzionata. I calcoli sull’allineamento climatico andranno poi ripetuti ogni anno.

     

    I calcoli andranno effettuati complessivamente su tutte le navi facenti parte del gruppo di quelle finanziate da un firmatario (c.d. portfolio). Ciò sta a significare che se una nave non rispetta la curva di discesa (decarbonization trajectories), l’istituto di credito potrà comunque essere conforme ai Poseidon Principles se tutte le altre navi facenti parte del suo portfolio siano più green della nave suddetta e suppliscano con emissioni di gas serra inferiori.

     

    Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento navale (ivi incluse le operazioni di leasing, sale and lease back), le conseguenze dell’adesione delle banche a tali principi non si farà sentire nell’immediato.

     

    I contratti di finanziamento esistenti non dovrebbero essere interessati da modifiche. È facile ipotizzare però che se una banca o altro istituto di credito, dopo aver aderito ai Poseidon Principles e dopo il calcolo dell’allineamento climatico, dovesse risultare al di sopra della curva che rappresenta la decarbonization trajectories cercherà di tornare al di sotto concedendo un successivo finanziamento solo agli armatori che si impegneranno a comprare navi c.d. green che rispettino tale curva.

     

    Venendo ai nuovi contratti di finanziamento, ci si chiede come cambierà il loro contenuto standard rispetto a quello attuale. Un contratto di finanziamento che verrà stipulato tra una banca che ha aderito ai Poseidon Principles e un armatore prevedrà sicuramente, tra le condizioni sospensive alla stipula, la consegna da parte dell’armatore di un certificato che attesti il rispetto dell’allineamento climatico. Inoltre tra le dichiarazioni e garanzie l’armatore dovrà dichiarare di aver fornito all’istituto di credito tutte le informazioni e tutti i documenti relativi alle emissioni della/e nave/i che l’istituto andrà a finanziare.

     

    Vi sono poi altre clausole che potrebbero essere inserite, ma che obbligherebbero gli armatori ad adempimenti abbastanza gravosi. Per esempio prevedere un impegno dell’armatore a far si che le emissioni della/e nave/i che siano conformi alle decarbonization trajectories e, nel caso non lo fossero, obbligare l’armatore ad effettuare lavori sulla nave al fine di migliorare l’impatto ambientale della stessa.

     

    Potrebbe anche prevedersi un evento di inadempimento nel caso in cui la nave superi un determinato livello di emissioni che porti l’istituto di credito a non essere più in regola con i Poseidon Principles. Il contenuto di tale clausola andrà discussa con molta accuratezza, stante il rischio di dare all’istituto di credito il potere di scegliere su quale dei propri clienti armatori far ricadere l’onere di rimediare al mancato rispetto dei Poseidon Principles nel caso dovessero esserci più navi che non rispettano i principi all’interno del portfolio.

     

    Allo stato attuale parrebbe però che tali clausole (impegno e evento di inadempimento) non siano state ancora inserite nei contratti stipulati a far data dall’emanazione dei Poseidon Principles.

     

    In ogni caso l’applicazione di tali principi potrebbe portare benefici per quegli armatori intenzionati ad acquistare navi c.d. green in quanto sarebbe più facile per loro trovare finanziatori disponibili tra gli istituti di credito aderenti ai Poseidon Principles.

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