Nell’ambito della revisione della Direttiva 2007/16/CE sugli eligible assets per i fondi UCITS (UCITS EAD), la Commissione Europea ha incaricato l’ESMA (European securities and markets Authority) effettuare una valutazione sull’attuazione della Direttiva negli Stati membri e sulle divergenze emerse nel corso della sua applicazione, nonché di elaborare raccomandazioni su come modificare la UCITS EAD per mantenerla in linea con gli sviluppi del mercato.
Dall’adozione della Direttiva ad oggi, infatti, il numero, il tipo e la varietà di strumenti finanziari sono notevolmente aumentati, determinando incertezza in merito all’ammissibilità di alcuni assets nell’ambito dell’investimento dei fondi; ciò ha dato origine a interpretazioni e pratiche di mercato divergenti e a possibili rischi per la protezione degli investitori.
L’ESMA è stata quindi invitata, tra le altre cose, a fornire chiarimenti sulle definizioni chiave e sui criteri in base ai quali un’attività possa essere considerata eligible e a valutare rischi e benefici derivanti dall’esposizione dei fondi a classi di attività non ammissibili per l’investimento diretto.
A questo proposito, il 7 maggio 2024 l’ESMA ha pubblicato una Call for Evidence al fine di raccogliere dal mercato feedback sulle prassi sviluppate e sulle questioni interpretative connesse ai temi sostanziali contenuti nella Direttiva.
La Call for Evidence è suddivisa in due sezioni. Nell’ambito della prima, l’Autorità di Vigilanza formula 19 domande allo scopo di ottenere evidenze su: (i) questioni di convergenza, chiarezza, interpretazione e applicazione pratica di concetti e definizioni di primario rilievo della Direttiva, quali quelli di indici finanziari, strumenti del mercato monetario, liquidità e attività finanziarie liquide, limiti di investimento, titoli trasferibili, criteri di valutazione e gestione del rischio, derivati incorporati, strumenti delta-one, investimenti di fondi in altri fondi; (ii) valutazioni sulla persistente attualità – alla luce delle mutate condizioni di mercato – di alcuni concetti espressi nella Direttiva, quale quello di presunzione di liquidità e negoziabilità; (iii) possibile miglioramento della disciplina con riguardo alle questioni relative alla gestione efficiente del portafoglio. Nell’ambito della seconda sezione, invece, l’ESMA formula sei domande al fine di ottenere riscontri e dati in merito alla modalità e misura in cui i fondi UCITS hanno acquisito esposizioni dirette e indirette in determinate classi di attività che possono determinare problemi interpretativi in merito alla loro ammissibilità e/o rischi per gli investitori al dettaglio.
L’ESMA, in proposito, si dichiara consapevole dell’esistenza di pareri e interpretazioni divergenti e della limitata disponibilità di dati, ed è quindi interessata a ricevere analisi e considerazioni dai partecipanti al mercato per valutare i possibili benefici connessi all’assunzione da parte dei fondi di esposizioni dirette o indirette in tali classi di attività. In particolare, l’Autorità di Vigilanza domanda agli interessati di: (i) compilare una tabella in cui sono elencate diverse classi di attività “controverse” (tra le quali, ad esempio, prestiti strutturati/a leva, obbligazioni catastrofe, quote di emissione, merci, cripto assets e azioni non quotate), indicando i possibili benefici associati all’assunzione di esposizioni dirette o indirette dei fondi in tali strumenti, fornendo altresì prove a supporto della posizione espressa, tenendo conto delle caratteristiche dei mercati sottostanti; (ii) fornire evidenze di come le esposizioni indirette nelle classi di attività elencate aumenterebbero o ridurrebbero i costi e/o i rischi rispetto agli investimenti diretti; (iii) esprimere parere sull’opportunità di adottare un approccio look-through, con l’obiettivo di ridurre la possibilità per i fondi di assumere un’esposizione indiretta in classi di attività altrimenti non ammissibili; (iv) valutare rischi e benefici per i fondi in relazione all’investimento in titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione e all’assunzione di posizioni corte tramite determinati strumenti finanziari, quali i derivati.
Le risposte alla Call for Evidence potranno essere inviate entro il 7 agosto 2024, perché l’ESMA possa fornire il proprio parere tecnico alla Commissione entro il 31 ottobre 2024.
A cura di Jessica Facchini per Investire