Sono agevolabili con il super/iperammortamento solo le componenti impiantistiche dei magazzini autoportanti e non anche le strutture costituenti le scaffalature, poiché annoverabili a tutti gli effetti tra le costruzioni. Sono le conclusioni contenute nella risoluzione n. 62/2018.
I magazzini autoportanti sono strutture, solitamente di grandi dimensioni, destinate allo stoccaggio di merci eterogenee, capaci di rispondere alle esigenze di ottimizzazione degli spazi e di automazione dei sistemi di movimentazione. Si contraddistinguono per una particolare scaffalatura asservita dagli impianti automatici di movimentazione, che costituisce parte del sistema costruttivo dell’intero fabbricato, progettata e realizzata per assolvere la funzione di struttura portante a cui sono direttamente connessi gli elementi di copertura e di tamponatura, così da realizzare un vero e proprio edificio.
Sulla base di questa ricostruzione «catastale», l’Agenzia arriva a concludere che le scaffalature, unitamente alle relative opere di fondazione, agli eventuali divisori verticali e orizzontali, alle pareti di tamponamento e alle coperture, in quanto elementi propri del fabbricato, sono annoverabili a tutti gli effetti tra le costruzioni e, pertanto, sono escluse dall’agevolazione del super/iperammortamento. Come noto, infatti, in base alla disposizione recata dall’articolo 1 comma 93, della legge n. 208 del 2015, non rientrano tra gli investimenti agevolabili quelli aventi ad oggetto «fabbricati e costruzioni».
Come precisato dall’Agenzia, queste considerazioni non valgono per le scaffalature presenti nei magazzini tradizionali dei capannoni industriali che, non risultando elementi costituivi del fabbricato, rispondono alla nozione di attrezzature. Sulla base di un analogo ragionamento, l’Agenzia chiarisce che sono agevolabili i sistemi di automazione della movimentazione dei materiali stoccati (satelliti, carrelli Lgv a guida laser), costituendo componenti annoverabili tra i «macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo».
Tratto da il Sole 24 Ore