Articolo a cura di Benedetta Musco Carbonaro
Con l'ordinanza dell'8 marzo 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla questione del servizio prestato dall'intermediario finanziario quando distribuisce polizze e degli obblighi formali che da ciò conseguivano nel regime normativo precedente all'introduzione della direttiva MiFID.
Il contenzioso riguardava diverse polizze distribuite da una banca tra gennaio e febbraio del 2007, di cui gli attori avevano invocato la presunta nullità in conseguenza dell'assenza di un contratto di collocamento concluso per iscritto con i clienti che avevano sottoscritto le polizze, e quindi per violazione dell'obbligo di forma scritta dei contratti per la prestazione dei servizi di investimento previsto dall'art. 23 del TUF.
Articolo integrale sull'edizione del 16 ottobre 2024 di Azienda Banca