Su Italia Oggi Sette un approfondimento a più voci, a cura di Alberto Grifone, sul recente stop da parte della Commissione europea alla direttiva “Green Claims”. La proposta, presentata nel 2023, mirava a contrastare il greenwashing imponendo alle imprese verifiche scientifiche sulle dichiarazioni ambientali, ma è stata ritirata temendo eccessivi oneri per le PMI e un impatto sulla competitività.
Lorenzo Lazzarino, partner di ADVANT Nctm, ha commentato così la decisione della Commissione:
«La decisione della Commissione di ritirare la proposta di direttiva sui green claims impone cautela e non va interpretato come un via libera a dichiarazioni più disinvolte. Se da un lato riduce l’onere normativo per le imprese, dall’altro lascia un vuoto che può alimentare incertezza e pratiche scorrette. In Italia restano comunque applicabili il Codice del Consumo e le norme sulla concorrenza sleale, che vietano dichiarazioni ambientali ingannevoli. Senza criteri comuni UE, aumenta il rischio di disallineamenti normativi all’interno della UE, che è fonte di incertezza per le imprese.
Nel vuoto lasciato dalla direttiva UE, codici di condotta volontari come il Codice di Autodisciplina IAP possono giocare un ruolo più rilevante, diventando punto di riferimento de facto per una comunicazione ambientale corretta. Le imprese serie dovranno continuare a comunicare in modo trasparente, per non compromettere la fiducia dei consumatori».
L'articolo integrale: Italia Oggi Sette – Affari Legali, 8 settembre 2025.